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Aneto proprietà ed utilizzo non solo in cucina

3 Agosto 20213 Agosto 2021 0
pubblicato in aneto, erbe aromatiche, erboristeria, olio essenziale, Senza categoria, tintura madre, tisane

Aneto proprietà ed utilizzo non solo in cucina

3 Agosto 20213 Agosto 2021 0

Cos’è l’aneto e quali sono le sue proprietà benefiche che apporta al nostro organismo? Dove troviamo questa pianta e quali parti possiamo utilizzare? Scopriamolo insieme in questo articolo.

L’aneto cos’è?

E’ una pianta aromatica originaria dell’Asia, molto simile al finocchio selvatico, tanto da essere molto spesso confuso con quest’ultimo per il suo aspetto ed odore molto simile.
Ha un fusto verde striato e cavo al suo interno, con fiori gialli riuniti ad ombrello, che fiorisce in primavera e per tutta l’estate.

Quali parti possiamo utilizzare dell’aneto?

Foglie di aneto dal sapore dolce e semi più aromatici e pungenti, possono essere utilizzati indistintamente, grazie alle diverse proprietà organolettiche.

Aneto proprietà della pianta

Ricco di flavonoidi, terpenoidi e tannini, ma anche di ferro, manganese e potassio, senza dimenticare aminoacidi essenziali ed una discreta parte in carboidrati e fibre, oltre alla provitamiva A , vitamina C e quelle del gruppo B.

  • digestive
  • carminative, particolarmente utile in caso di dispepsia e nel trattamento di meteorismo, flatulenza, diarrea infettiva
  • sedative e antispasmodiche, contro coliche intestinali di origine nervosa e coliche infantili, vomito nervoso, crampi addominali, e il singhiozzo di neonati e bambini,
  • grazie alla presenza di monoterpeni, riduce il rischio di cancro al colon, al polmone e al seno
  • favorisce la salute delle ossa, grazie alla presenza di calcio, magnesio e fosforo
  • contribuisce al miglioramento dei livelli di  zucchero, colesterolo e trigliceridi nel sangue
  • aiuta a contrastare i dolori mestruali
  • svolge un’efficace azione antimicrobica verso molti funghi e batteri .
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Come utilizzare l’aneto?

La maggior parte delle persone, conoscono l’aneto come pianta aromatica usata in cucina per insaporire piatti di carne, pesce o per aromatizzare liquori o sottaceti, utilizzando sia i semi che le foglie secche. In realtà l’uso dell’aneto è ben più ampio, ad esempio il suo olio essenziale è spesso utilizzato in cosmesi per produrre saponi, profumi, detergenti, creme e lozioni, mentre impacchi con semi frantumati o foglie vengono praticati per rigenerare e rinforzare delle unghie. Inoltre un decotto di semi o foglie di aneto, si può usare per l’igiene del cavo orale.

Aneto proprietà delle tisane: sono molto utilizzare per favorire la digestione, combattere meteorismo e flatulenza e calmare le coliche ed agire come blando sedativo.

Dove acquistare l’aneto?

​In commercio l’aneto è reperibile nei negozi di alimentari in tisane, foglie secche tra le erbe aromatiche, mentre in forma di tintura madre, olio essenziale o granuli solubili, sono reperibili nei negozi di erboristeria o di cosmetici.

Controindicazioni dell’aneto

Di solito l’aneto viene utilizzato in piccole quantità e questo riduce notevolmente la produzione di effetti indesiderati, ma se ne sconsiglia comunque l’uso alle donne in gravidanza, a chi soffre di disturbi dell’apparato urinario, e per quanto riguarda l’uso dell’olio essenziale a livello topico, si raccomanda di non esporsi per lungo tempo ai raggi solari per evitare arrossamenti ed irritazioni.

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aneto proprietà buono in cucina e amico della nostra salute

consigli
    • Il sambuco in cucina e in erboristeriaIl sambuco in cucina e in erboristeria
      9 Settembre 2020erboristeria / infusi e decotti / piante officinali / sambuco / tisaneIl sambuco nigra , o più semplicemente sambuco , è una pianta officinale ricca di proprietà benefiche, utilizzata da sempre in cucina per marmellate e liquori, ed in erboristeria per tisane , sciroppi e cosmetici. Il sambuco ha l’aspetto di un arbusto o piccolo albero che può raggiungere anche i 10 metri di altezza.  Noto per le sue numerose proprietà benefiche, è utilizzato da sempre in erboristeria in quanto diuretico, diaforetico, antinevralgico, emolliente, lassativo o purgante, antifibrillante;  debolmente antinfiammatorio, stimola la secrezione bronchiale e depurativo. Del sambuco si utilizzano principalmente i fiori e le bacche, ma bisogna assumerli con particolare parsimonia e stare attenti  alle bacche crude ed i semi perchè contengono una sostanza altamente velenosa . I fiori bianchi di sambuco sono spesso consigliati per il trattamento dei sintomi da raffreddore,  da assumere come tisana  1-2 volte al giorno,  o  come decotto  insieme alle foglie di ortica e malva, per fare suffumigi e lavaggi nasali. Per il particolare aroma sprigionato, i fiori di sambuco secchi sono utilizzati per aromatizzare bevande alcoliche, infatti dal distillato di fiori di sambuco, insieme ad anice, finocchio, menta, liquirizia ed altri aromi si ottiene un gustoso liquore digestivo, conosciuto con il nome commerciale di Sambuca. Ma sono utilizzati anche per aromatizzare vino bianco e aceto, e se fritti in pastella e poi passati nello zucchero, sono un ottimo dolce, da aggiungere anche nelle macedonie di frutta o insalate. Quando raccogliere il sambuco ? Le bacche devono essere raccolte quando sono ben mature e succose , quindi nel periodo estivo , tra inizio agosto a metà settembre, mentre i fiori si raccolgono tra maggio e giugno, per poi essere essiccati all’aria, divenendo giallastri e sprigionando un odore tipicamente aromatico. Attenzione alla tossicità del sambuco. Molto simile al sambucus nigra,  è il sambucus ebulus (Ebbio), ma molto più velenoso , e basta una quantità minima per intossicare pericolosamente l’organismo. I fiori e le bacche sono simili, ma quelle dell’ebbio restano rivolte verso l’alto, mentre nel sambuco nigra, arrivate a maturità, si piegano verso il basso. Riconoscere il nigra dall’ebbio è molto facile, perchè quest’ultimo è una specie erbacea che arriva a malapena il metro e mezzo di altezza, mentre il nigra è un piccolo arbusto dal tronco lignificato, che raggiunge anche 10 metri di altezza. Consigli per una tisana di sambuco :  acquistare in erboristeria della pianta secca, portare ad ebollizione una tazza d’acqua, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 5 minuti due cucchiaini di sambuco, filtrare e bere. 1 o 2 tazze al giorno di tisana di sambuco bevuta molto calda,  aiuta a combattere le malattie da raffreddamento come raffreddore, tosse, bronchite, rinite, sinusite, grazie al suo potere decongestionate, emolliente e, in caso di febbre, svolge un’azione diaforetica, un po’ come il paracetamolo riequilibrando la temperatura corporea.                ...
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      9 Giugno 2021erbe aromatiche / erbe officinali / erboristeria / infusi e decotti / olio essenziale / timoPianta aromatica utilizzata non solo in cucina per esaltare il gusto di carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, ma anche per curarci. Scopriamo così il timo le proprietà terapeutiche e gli usi in cucina. Il timo o Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo, è una pianta erbacea tipica dell’area del Mediterraneo , caratterizzata da foglie molto piccole e allungate, colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria. Fiorisce tra la primavera e l’estate con fiori dal color rosato, e nella variante Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato) si riconosce dall’ inconfondibile odore simile al limone che rimane inalterato anche dopo l’essicazione. Il timo è ricco di vitamine C e del gruppo B, e sali minerali come manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio, e soprattutto grazie alla presenza di timolo, è un potente antisettico, antispasmodico e vermifugo. La presenza di queste sostanze benefiche, fanno del timo un erba aromatica ed officinale, utilizzata per trattare l’asma, le infezioni delle vie urinarie, per combattere la tosse, la bronchite ed il raffreddore, grazie alle sue note proprietà balsamiche e fluidificanti. Timo proprietà curative anche per pelle e capelli Il timo è ricco di molti oli essenziali, oltre al timolo, carvacrolo, terpineolo, borneolo, linalolo, geraniolo, tujanolo, contiene anche tannini ad azione antivirale, flavonoidi, saponine e triterpeni con attività antibiotica. Ecco perchè quando vogliamo comprare dell’olio essenziale di timo, che in commercio troviamo in erboristeria e nelle parafarmacie specializzate, dobbiamo indicare l’uso che vogliamo farne. Detto questo, possiamo utilizzare l’olio essenziale di timo come: defaticante per il viso per disinfettare piccole ferite per riequilibrare la produzione di sebo del cuoio capelluto (capelli grassi) rinforzare i capelli deboli inoltre l’olio essenziale può essere utilizzato per : fumenti in caso di raffreddore sinusite mal di gola per massaggi sul petto dal potere balsamico Come decotto, infuso o sciroppo, il timo viene invece utilizzato per: tosse raffreddore naso chiuso gonfiori intestinali collutorio piedi stanchi stimolare il sistema immunitario Uso del timo in cucina In cucina il timo è molto utilizzato sia per esaltare il gusto degli alimenti, ma anche per le sue proprietà digestive, è infatti spesso usato nella preparazione di piatti a base di legumi, in particolare i fagioli perchè contribuisce a renderli più digeribili e limitare i gonfiori intestinali. Si abbina molto bene con il pesce, la carne, ma anche con gli ortaggi come : carote zucca patate pomodori peperoni cipolle melanzane e funghi Infuso di timo per le vie respiratorie Lasciare in infusione per 15 minuti 1 cucchiaio da tavola di timo essiccato e sminuzzato con 250ml di acqua bollente, filtrare e coprire il recipiente per evitare di disperdere gli oli essenziali. Per tosse e bronchite, se ne possono assumere fino a 5 tazze al giorno. Olio aromatizzato al timo In una bottiglia di vetro da 1lt mettete 3 rametti di timo fresco, sminuzzato lavato e ben asciugato (mi raccomando che sia ben asciutto per evitare muffe ), aggiungete dell’olio extra vergine di oliva e lasciate macerare per almeno 1 mese in un luogo lontano dalla luce diretta del sole. Quando l’olio avrà raggiunto l’aroma desiderato, filtratelo in una bottiglia di vetro scura che userete in cucina. Controindicazioni per il timo Sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento ed anche per i bambini piccoli, data la sua alta concentrazione di oli essenziali, e mai usarlo puro e per via interna, potrebbe causare reazioni allergiche, sfoghi cutanei, orticaria, nausea, vomito o dolori addominali....
    • La Veronica o tè svizzero buona come tisana o aperitivoLa Veronica o tè svizzero buona come tisana o aperitivo
      20 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / tisane / veronicaLa Veronica è tra le erbe officinali più utilizzate in erboristeria per la preparazione di infusi e tisane, ma è anche molto apprezzata come aperitivo, grazie al suo gusto amaro. L’uso della Veronica sembra risalire al Medioevo, periodo durante il quale veniva già usata per il trattamento di una gran varietà di disturbi, da quelli respiratori a quelli gastrointestinali e della pelle. Nel corso dei secoli, il suo utilizzo non è cambiato, e seppur priva di conferme ufficiali per l’applicazioni terapeutiche, la Veronica è da sempre utilizzata anche per il trattamento dei disturbi epatici, affezioni renali e disturbi delle basse vie urinarie. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antibatterica, la Veronica è presente anche tra composti contro le infiammazioni della mucosa orofaringea, da utilizzare sotto forma di gargarismi, ed in forma di tintura madre gocce orali e granuli, per curare raffreddori, bronchiti ed eczemi. La Veronica, è detta anche “pianta delle alpi”, perchè in Italia cresce spontaneamente nella zona submontana e in quella alpina, anche oltre i 2000 metri di altitudine. La Veronica come aperitivo Per il suo gusto amaro, è apprezzata come tisana aperitiva, le sue foglie infatti servono per preparare il tè svizzero (una bevanda composta da più erbe amare), da assumere 10 minuti prima dei pasti principali, per stimolare la digestione e combattere l’inappetenza. Ricordiamo che è anche un ottimo rimedio all’intestino prigro, stimola la diuresi e la secrezione lattea. Sotto forma di infuso o tisana, somministrato in 2-3 tazze al giorno caldo o tiepido, si presta molto per curare i sintomi della bronchite, del raffreddore, della tosse e del catarro, o alternativa alla tisana, si possono assumere due cucchiai di tintura madre pura o diluita. Anche il succo fresco della pianta è molto efficace, nelle dosi di 20-30 grammi, 2-3 volte il giorno. La Veronica ottima per la pelle Per il suo effetto cicatrizzante e lenitivo, l’uso esterno è consigliato per la cura di piaghe, dermatiti squamose, ulcere e tagli, mentre le parti aeree della pianta, sono efficaci anche per la cura della pelle arrossata e irritata. Il decotto di veronica, lasciato agire per 20-30 minuti direttamente sulle parti dolenti, si rivela efficace per calmare pruriti persistenti, bruciori e dolori, mentre per occhi stanchi ed affaticati si possono fare degli impacchi con un batuffolo di cotone imbevuto nel decotto  tiepido.          ...
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      10 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decottiLa verbena spesso utilizzata come pianta ornamentale grazie ai suoi fiori variamente colorati e profumati, è molto usata in erboristeria per le sue importanti proprietà benefiche. Nella medicina popolare, la verbena viene da sempre utilizzata per favorire la digestione, per proteggerci dalle infiammazioni muscolari e come insostituibile rimedio in caso di agitazione o come antistress. Gli oli essenziali di verbena sono ottimi per combattere le infiammazioni del cavo orale e delle vie respiratorie. Aiuta nelle cicatrizzazioni della pelle e ad abbassare la febbre, oltre che a lenire i dolori muscolari. Come si coltiva la verbena? La verbena è una pianta erbacea perenne, che raggiunge anche il metro di altezza e predilige i suoli calcarei. Ama il sole pieno, che ne favorisce la fioritura copiosa da primavera fino a fine estate e non ama affatto il freddo ed il vento forte, ed ecco perchè inverno andrebbe coperta o portata all’interno se coltivata in vaso. In estate bisogna stare attenti all’ innaffiatura, troppa acqua potrebbe fare ammalare la pianta, il terreno deve essere umido evitando i ristagni di acqua. Si può coltivare a partire dal seme già dal mese di febbraio, per poi portarla a dimora quando le prime piantine saranno cresciute,  oppure direttamente con la pianta già adulta. Si contano oltre 250 specie di verbena, alcune perenni e alcune annuali, tutte dai colori estremamente gradevoli, che vanno dal bianco al rosa, al rosso, dall’ azzurro al lilla, in tinte unite o screziati. Come fare una tisana o decotto di verbena? Per la tisana di verbena si usano sia le sue foglioline verdi che i fiorellini viola, facilmente reperibili in erboristeria sia sfuse che in bustina. Si prepara lasciando in infusione in acqua bollente (2 tazze di acqua) un cucchiaio di foglie e fiori di verbena, quindi si filtra per bene il tutto e si consuma ben caldo un paio di volte al giorno. Altri usi della verbena La verbena viene molto usata nella composizione per le creme cosmetiche e pomate da applicare sulla pelle nelle zone soggette ad irritazione, escoriazioni, ferite, infiammazioni. Anche l’olio essenziale di verbena può essere applicato sulla pelle prima dei massaggi, nei pressi delle articolazioni doloranti, sulle fasce muscolari dolenti, mentre le foglie possono venire usate per fare degli impacchi.    ...
    • Liquirizia radice gustosa da consumare con moderazioneLiquirizia radice gustosa da consumare con moderazione
      21 Settembre 2020erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / liquirizia / radici / tinture / tisaneLa liquirizia è una pianta erbacea dal gusto dolce e gradevole, usata in cucina e come rimedio a tosse  mal di gola, catarro e non solo, ma da assumere con moderazione. Originaria dell’area meridionale, la liquirizia può essere consumata masticando la radice della pianta, come infusi o decotti, oppure in formato di caramelle gommose. E’ ricca di vitamina B ed E,  svolge una funzione altamente digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. Indicata contro tosse, mal di gola, catarro, cervicale e acidità gastrica esercita anche una blanda funzione lassativa, ed  è inoltre molto dissetante. La liquirizia ha notevoli proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, e spesso viene utilizzata nelle composizioni di pomate o lozioni per curare eczemi, psoriasi, herpes e dermatiti.  Grazie a quelle antibatteriche estratte dalla radice,  la liquirizia è ritenuto un prodotto valido alla prevenzione e al trattamento della carie dentale e della gengivite. Consigli per assumere la liquirizia Infuso contro catarro e tosse : 2 gr di liquirizia per 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione per 5/7 minuti e bere la tisana Contro la digestione lenta: un cucchiaino di tintura dopo i pasti . La tintura è acquistabile in qualunque erboristeria, o può essere preparata lasciando macerare per 2 settimane 20 gr di radici in 100 ml di alcool a 20° Tisana depurativa alla liquirizia: 60 grammi di radice di liquirizia in 1 litro di acqua bollente, lasciata in infusione per un’ora circa, aggiungere se si vuole miele o zucchero di canna Per curare gengiviti ed infiammazioni alla gola : masticare la radice di liquirizia ( 1 bastoncino ) Controindicazioni della liquirizia La liquirizia è da sempre riconosciuta anche come ottimo rimedio alla pressione sanguigna bassa, grazie alla glicirizzina,principio attivo della liquirizia, che favorisce la ritenzione di sodio e la perdita di potassio da parte dell’organismo a livello dei reni, aumentando così la pressione sanguigna. Attenzione quindi al quantitativo di liquirizia assunta quotidianamente da parte delle persone ipertese, perchè potrebbe creare importanti conseguenze , così come ai soggetti che soffrono di diabete, a causa dell’elevato contenuto di zuccheri presente in questa pianta. Devono prestare particolare attenzione le donne che assumono farmaci anticoncezionali e durante la gravidanza, chi soffre di sindrome premestruale o di insufficienze epatiche oppure renali.                    ...
    • Calendula in crema o tisana i benefici sono assicuratiCalendula in crema o tisana i benefici sono assicurati
      12 Agosto 2020calendula / erbe officinali / erboristeria / infusi e decotti / tisaneLa Calendula  è una pianta officinale originaria del nord Africa, dalle molteplici proprietà benefiche sia come crema o pomata e sia in infuso. Il suo odore gradevole ed i suoi colori vivi che variano dal giallo all’arancio, la rendono una pianta ornamentale molto apprezzata, ma sono le sue molteplici proprietà curative che la contraddistinguono dalle altre erbe officinali. Ricca di principi attivi benefici, la calendula svolge un’importante azione antinfiammatoria , rigenerante e cicatrizzante, ed è per questo che viene utilizzata come rimedio naturale per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle. La sua azione emolliente e protettiva è ideale per pelle secca, screpolata e delicata. Ottima come cicatrizzante, lenisce le scottature e protegge prima e dopo l’esposizione al sole. E’ indicata contro le punture di insetti e sotto forma di tintura madre è molto utilizzata contro brufoli e piaghe, mentre il suo estratto è usato per verruche, calli e duroni. La calendula da sempre nota nella medicina popolare viene usata per contrastare una varietà di disturbi, come ad esempio per il trattamento di ulcere gastrointestinali, costipazione, dismenorrea e per contrastare le infestazioni da vermi intestinali. Inoltre è utilizzata come rimedio diuretico e per il trattamento di gengiviti, ascessi, irritazioni oculari . Nota anche con il nome “oro di Maria“, per il suo utilizzo nella gestione di diversi disturbi legati al mondo femminile, la calendula è da sempre indicata per regolare il flusso mestruale, alleviare  i sintomi della menopausa come irritabilità e vampate di calore, ed anche per curare le micosi vaginali. Come si prepara una tisana alla calendula Preparare una tisana alla calendula è estremamente semplice, basta mettere in infusione per qualche minuto i fiori fatti essiccare o acquistati secchi dall’erborista , 1 o 2 cucchiaini in una tazza d’acqua portata ad ebollizione. Dopo 8/10 minuti si otterrà una bevanda dal sapore estremamente gradevole e delicato. La tisana bevuta in fase pre mestruale e durante il ciclo, aiuta a calmare i dolori dovuti alle contrazioni muscolari, ma è anche un ottimo rimedio contro la cistite, per la quale se ne possono assumere fino a 3 tazze al giorno. Come infuso può contribuire ad abbassare la pressione arteriosa in caso di ipertensione, riduce trigliceridi e colesterolo, e irrobustisce i vasi sanguigni in caso di vene varicose.          ...
    • Tisana al tiglio ottima contro l’insonniaTisana al tiglio ottima contro l’insonnia
      10 Agosto 2020erbe officinali / erboristeria / infusi e decotti / piante arboreeTilia platyphyllos, più comunemente conosciuto come Tiglio nostrano, è un albero molto longevo, molto alto e molto profumoso, utilizzato in fitoterapia per combattere l’insonnia, il nervosismo e i disturbi delle vie aeree. Come la malva e la camomilla, il tiglio ha un effetto distensivo del sistema nervoso, ottimo ingrediente contro stress ed ansia, e le sue foglie sono un ottimo diuretico e disintossicante. Il tiglio è la pianta più indicata anche in caso di disturbi alle vie aeree dei bambini e degli adulti, perché le mucillagini contenute soprattutto nei fiori, conferiscono proprietà mucolitica e antinfiammatoria efficace in caso di tosse e catarro. Da non dimenticare anche che il tiglio aumenta la fluidità del sangue apportando un giovamento anche al sistema circolatorio. Come assumere il tiglio? Il tiglio può essere assunto come tisana, versando un cucchiaino di fiori di tiglio in una tazza di acqua bollente e lasciato in infusione per 10 minuti, filtrato e bevuto al momento del bisogno in caso di palpitazioni, tachicardia e nervosismo. Prima di andare a dormire per usufruire dell’azione rilassante e sedativa, facendo attenzione a non superare le 3 tazze al giorno. Il macerato glicerinato delle gemme: 30-50 gc a metà mattina e 40-50 gc a metà pomeriggio, lontano da pasti. Tintura madre delle foglie e fiori 30-40 gocce prima di andare a dormire Può essere assunto anche freddo con un paio di gocce di limone, per dissetarvi in modo naturale durante l’estate. Si possono fare anche dei bagni al tiglio, con l’infuso, che ricco di olio essenziale, aggiunto all’acqua ha un effetto sedativo per combattere l’insonnia e il nervosismo. In impacchi per gli occhi in caso di arrossamenti, borse e secchezza, con garze imbevute dell’infuso tiepido o fresco. Quali sono le controindicazioni per il tiglio? Non ci sono particolari controindicazioni nell’assunzione del tiglio, ma sconsiglia  l’assunzione di preparati a base di tiglio in caso di cardiopatie od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in quest’ultimo caso si potrebbe determinare un effetto lassativo o casi di orticaria.  ...
    • Psillio rimedio naturale contro la stitichezzaPsillio rimedio naturale contro la stitichezza
      30 Marzo 2021erbe officinali / prodotti naturali / psillio / rimedi naturaliLo Psillio è una pianta erbacea tipica del Mediterraneo dalle note proprietà lenitive che viene utilizzata per combattere la stitichezza grazie alle mucillagini presenti nei semi della pianta. Usato per combattere il colesterolo e l’intestino irritabile, lo psillio è un lassativo naturale, le cui mucillagini contenute all’interno dei suoi semi, a contatto con l’acqua si gonfiano nell’intestino, favorendo così la peristalsi. Le mucillagini, che altro non sono che  una specie di fibre idrosolubili dall’ effetto emolliente e protettivo, hanno anche proprietà antiossidanti, oltre che ad essere anche un regolatore dei livelli ematici di colesterolo totale e LDL, senza però influire sui livelli dei trigliceridi e colesterolo HDL. Chi può assumere lo Psillio? Grazie alle proprietà lenitive delle mucillagini che a contatto con l’acqua aumentano di volume formando una sorta di gel, lo psillio può essere assunto da : chi soffre di cistiti frequenti chi soffre di stitichezza chi soffre di stitichezza durante la gravidanza chi ha problemi di emorroidi o ragadi anali chi ha subito interventi chirurgici ano-rettale chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile e diverticolosi in tutte quelle situazioni nelle quali non si possono assumere lassativi che provocano contrazioni muscolare importanti. Lo psillio può essere assunto anche in caso di diarrea, per lo stesso principio di raccolta di acqua nell’intestino, che in questo caso si attiva per favorire l’aumento del bolo fecale.  Come si assume lo psillio? Lo psillio viene assunto per vie interne, in preparati disponibili presso erboristerie , farmacie e parafarmacie, solitamente polveri solubili, o sotto forma di estratto liquido. Naturalmente essendo costituito da fibre, come tale dovrà essere assunto con un abbondante quantitativo di acqua e preferibilmente al mattino 1 ora prima della colazione o la sera almeno 3 ore dopo aver cenato. Attenzione a non esagerare nell’uso dello psillio, perchè essendo un lassativo non deve essere usato per lunghi periodi, perchè può causare effetti indesiderati come gonfiore addominale, diarrea e flatulenza. Naturalmente anche se si tratta di una fibra naturale apparentemente innocua, il nostro consiglio prima di assumere lo spillio, è di consultare il proprio medico di famiglia, per avere indicazioni sul dosaggio e somministrazione corretta del prodotto, in relazione ai disturbi ed anamnesi della persona che dovrà assumerlo.  ...
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      6 Agosto 2020erbe aromatiche / erboristeriaLa salvia officinalis è una  pianta perenne erbacea dall’aroma delicato, molto apprezzata ed utilizzata in cucina per aromatizzare diverse pietanza, ed utilissima per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e diuretiche. Con il suo contenuto di flavonoidi , olio essenziale, tannini, diterpeni e triterpeni, svolge un’azione estrogenica, e per questo viene utilizzata in tutti i disturbi femminili come la sindrome premestruale, i disturbi della menopausa e favorisce il flusso mestruale in caso di amenorrea. La salvia ha anche proprietà anti spasmodiche utile nei casi di intestino irritabile, o dolori mestruali. La presenza dell’acido carnosico e dei triterpeni , rendono la salvia un ottimo alleato contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi ed il mal di testa. Anche la sua azione ipoglicemizzante non è da sottovalutare,  in forma di infuso a stomaco vuoto, la salvia è utile nella cura del diabete, perché riduce il tasso di glicemia nel sangue. Come usare la salvia? Infuso contro la cattiva digestione o reflusso gastroesofageo : 1 cucchiaio raso di foglie di salvia, 1 di cucchiaino di capolini di camomilla, in 1 tazza d’acqua portata ad ebollizione e spenta e lasciata  in infusione per 5 minuti prima di berla. La tisana di salvia può rivelarsi utile anche in caso di malesseri che interessano il cavo orale come ascessi, faringiti, laringiti e gengiviti. Nel trattamento delle affezioni respiratorie è possibile ricorrere a questa soluzione naturale sfruttandone l’azione balsamica derivata sia dal consumo che dall’ inalazione dei vapori durante e dopo l’infusione. Valido anche per alcune tipologie di tosse e mal di gola. L’olio essenziale di salvia è un ottimo antiossidante, per questo è utilizzato nelle creme antiage, contrasta infatti i radicali liberi e rallenta la formazione di rughe e la degenerazione dei tessuti. Per le sue note proprietà cicatrizzanti si può usare anche sui brufoli e sulle piccole abrasioni. Le foglie fresche di salvia hanno un notevole potere sbiancante se strofinate sui denti, ecco perchè rientra tra le erbe aromatiche utilizzate nella composizione dei dentifrici. Come si coltiva la salvia? La salvia può essere tranquillamente coltivata in vaso, come le altre erbe aromatiche tipo il come il timo o la menta, da tenere sui balconi e sui davanzali di casa. Contrariamente a quanto si possa pensare, la salvia è una pianta piuttosto rustica che non necessita di particolari cure. Ha bisogno della luce diretta del sole, di essere annaffiata in maniera moderata e deve essere trapiantata ogni 5 anni....
    • Camomilla benefici e proprietàCamomilla benefici e proprietà
      4 Marzo 2021camomilla / erbe spontanee / erboristeria / piante officinali / tisaneCamomilla benefici e proprietà di una delle piante conosciute sin dall’ antichità per i suoi effetti calmanti e sedativi e non solo. Utilizzata principalmente come infuso, ma trova la sua applicazione anche nella cosmetica e nella medicina naturale. La camomilla è una pianta erbacea annuale, il cui vero nome è  Matricaria chamomilla o Matricaria Recutita, nasce spontanea nei terreni incolti, poveri e moderatamente salini tra la primavera e inizio estate. Esistono due tipi di camomilla, la romana o comune e la tedesca (coltivata principalmente in Europa, Asia e Nord America. Ad entrambe vengono riconosciute le stesse proprietà analgesiche e antispasmodiche , ma quella romana è più utilizzata in cosmetica mentre quella tedesca nella medicina naturale. Quali sono gli effetti benefici della camomilla? Intanto, la camomilla è un noto antispasmodico, che produce cioè un rilassamento muscolare, dovuto alla presenza di flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina) e delle cumarine, un po’ come la melissa . Entrambe consentono un’azione miorilassante molto efficace contro crampi intestinali, cattiva digestione, spasmi muscolari e dolori mestruali, ma anche in caso di tensione nervosa e stress. Tra le proprietà della camomilla, troviamo anche quella di essere un antinfiammatorio naturale, così come la malva, spesso usate insieme come infuso, che grazie alle mucillagini ed oli essenziali in esse contenuti, svolgono una importante azione lenitiva, decongestionante e calmante, in tutti tipi d’irritazioni dei tessuti esterni e interni. Ecco perchè la camomilla è tra i principi attivi di molti prodotti per curare dermatiti, ferite, ulcere, gastrite, congiuntivite, ma anche per irritazioni del cavo orale, gengiviti e infiammazioni urogenitali. Creme cosmetiche a base di camomilla o pomate, disponibili in commercio ed acquistabili nell’erboristeria in zona e nelle farmacie e parafarmacie, sono realizzate per combattere problemi di acne, punti neri e brufoli . Camomilla effetti benefici sui bambini Da sempre, grazie agli innumerevoli benefici della camomilla, le mamme utilizzato questa pianta durante la crescita dei bambini, sia per calmarli e rilassarli prima di metterli a letto, ma anche come rimedio ai mal di pancia o ai dolori per la crescita dei dentini o come principio attivo di creme e pomate per gli arrossamenti da pannolino. E non finisce qui I capolini della camomilla, ovvero la parte gialla del fiore, sono ricchi di  flavonoidi, lattoni e sali minerali, come calcio, potassio, manganese, sodio e fluoro, oltre alla presenza, seppur minima di vitamina B1 e C. Controindicazioni della camomilla Non si evidenziano in generale controindicazioni nell’uso della camomilla, ma è bene fare attenzione quando si utilizza nei lavaggi o impacchi agli occhi per problemi di congiuntivite ( meglio prima rivolgersi al proprio medico oculista ), oppure nel caso si siano utilizzati troppi capolini negli infusi prima di andare a letto, perchè si potrebbe avere un effetto contrario ( forte eccitazione ). Infuso di camomilla 1 cucchiaio raso fiori di camomilla, 1 tazza d’acqua , lasciare in infusione per 5 min, filtrare l’infuso e berlo in caso di tensione nervosa, cattiva digestione e crampi; 1 cucchiaio raso di fiori di camomilla, 1 cucchiaio raso di fiori e foglie di malva, 1 tazza d’acqua, lasciare in infusione per 5 min, filtrare l’infuso e berlo in caso dolori mestruali, cattiva digestione, stitichezza. Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi i nostri consigli direttamente nella tua email...
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