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Malva proprietà benefiche e curative

6 Agosto 202020 Agosto 2020 0
pubblicato in erbe spontanee, erboristeria

Malva proprietà benefiche e curative

6 Agosto 202020 Agosto 2020 0

La malva è una pianta erbacea dalle note proprietà benefiche su intestino e gola grazie al suo ricco contenuto di mucillagini presente sui fiori e soprattutto sulle foglie.

Le proprietà emollienti ed antinfiammatorie della pianta di malva, la rendono un rimedio ottimale contro la tosse e le forme catarrali delle prime vie aeree.

Particolarmente indicata per  idratare, sfiammare il colon, depurare l’intestino e regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa. 

E’ utilizzata anche per uso topico per il trattamento di irritazioni cutanee, dermatiti e prurito. L’infuso di malva può essere impiegato inoltre per le irritazioni che interessano gli occhi.

I fiori di malva vengono utilizzati per trattare gastroenteriti e disturbi della vescica e per le sue proprietà disinfettanti viene utilizzata in caso di vaginiti.

Quando e come si raccoglie la malva?

La malva è una pianta perenne molto diffusa in Italia, perchè per sua natura si adatta a varie tipologie di terreno e temperature.
Il pieno della sua fioritura è in primavera, ma non di rado si trovano piante fiorite anche in autunno.
La si trova facilmente nei campi coltivati, lungo le strade, nei centri abitati, ma è consigliabile raccogliere la malva nei posti più incontaminati possibile.

Le foglie possono essere consumate anche fresche, per insalate, minestre o frittate, ma più spesso la malva viene raccolta ed essiccata per un uso più duraturo grazie ad infusi e tisane.

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La malva raccolta per essiccarla dovrà essere prima lavata, asciugata e pulita da eventuali parassiti.

Dovranno essere scelti i fiori e le foglie migliori, quelle prive di lacerazioni o muffe. Per essiccare le foglie ed i fiori di malva, dovranno essere posti in un essiccatore a 40° per 2 o 3 giorni , fino alla completa perdita di acqua e umidità, e poi conservata in barattoli di vetro scuro o comunque lontani da fonti di luce.

Come si prepara un infuso di malva?

Si portano a bollore circa 250ml di acqua (l’equivalente di una tazza ), si versa uno o due cucchiaini rasi di foglie e fiori di malva da lasciare in infusione per 10 minuti. Si filtra con un colino e si beve.
Il sapore della malva è già piuttosto dolce, ma secondo i propri gusti si può aggiungere del miele.

Se abbiamo problemi allo stomaco, per il nostro infuso, a 30 gr di foglie di malva possiamo aggiungere 30 gr di capolini di camomilla, dalle proprietà antispasmodiche, per ottenere un’azione calmante ed antinfiammatoria.

Se invece abbiamo problemi di cistite, a 40 gr di fiori e foglie essiccati di malva aggiungeremo 20 gr fiori di calendula, un’ erba dalle proprietà antimicrobiche molto efficace , da miscelare e versare nella misura di due cucchiaini in 250ml di acqua portata ad ebollizione e lasciata in infusione per 10 minuti.

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      15 Febbraio 2021erboristeria / infusi e decotti / prodotti naturali / tintura madre / vite rossaLa vite rossa integratore e antinfiammatorio naturale, ricca di bioflavonoidi è usata per controllare il sistema cardiocircolatorio, gestendo gonfiori ed edemi. La vite rossa o Vitis vinifera, appartiene alla famiglia delle Vitaceae, ed è una delle più note droghe utilizzate per favorire il rilassamento dei vasi sanguigni, per combattere i disturbi delle vene varicose, gambe gonfie, emorroidi, pressione alta, infarto e ictus. Il termine vite rossa, è attribuito al periodo di raccolta delle foglie, che avviene a fine vendemmia, quando infatti le foglie della pianta, assumono quel colore rosso che le contraddistingue. Le sostanze chimiche contenute nelle foglie di vite rossa, così come nelle bucce dei frutti e nei semi di vite rossa, ossia i polifenoli ed in particolare i bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), svolgono un’attività di controllo e permeabilità dei vasi sanguigni, permettendo così di gestire fragilità capillari, ritenzione idrica, gambe gonfie e stanche. Per queste sue proprietà vasocostrittrice e tonica, la vite rossa è un integratore naturale che viene anche proposto  come rimedio alle insufficienze veno-linfatica, nelle patologie cardiovascolari e per problemi circolatori agli occhi, in particolare a livello della retina. Anche i semi e la buccia degli acini della vite rossa sono ricchi di flavonoidi, antocianine, vitamina P, acidi e grassi polinsaturi, per questo motivo consumando i frutti molto maturi si possono riscontrare anche effetti lassativi e diuretici. Proprio per questo motivo se ne consiglia un consumo moderato. Come si assume la vite rossa? La vite rossa può essere assunta in diverse preparazioni erboristiche, mediche e anche cosmetiche. Prima tra tutte la tintura madre in gocce, reperibile in erboristeria, da assumere fino a 3 volte al giorno lontano dai pasti. Si può assumere come infuso, preparando 1 cucchiaio di foglie di vite rossa e 1 tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti e poi bere lontano dai pasti per un’azione antinfiammatoria a beneficio del sistema circolatorio. Oppure come decotto contro caviglie e piedi gonfi, lasciando bollire in 1 tazza d’acqua  2 cucchiai di foglie per 10 minuti da usare come pediluvio. Naturalmente in commercio ci sono molti preparati a base di vite rossa reperibili in erboristeria, farmacie e parafarmacie, in forma di compresse, ma anche creme, gel, pomate o anche cosmetici come struccanti per pelli sensibili o con couperose, o creme antirughe. Non sono note controindicazioni nell’uso della vite rossa, ma in casi di allergia o sovradosaggio, la vite rossa potrebbe generare effetti collaterali come nausea, emicrania, disturbi all’intestino, rossori e pruriti cutanei. Ricevi i nostri consigli direttamente sulla tua email, iscriviti alla nostra newsletter        ...
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      10 Febbraio 2021erboristeria / infusi e decotti / prodotti naturali / tintura madreIl ribes nero o ribes nigrum, dalle note proprietà terapeutiche, è una pianta che si sviluppa in forma di arbusto ed è utilizzata in tutte le sue parti come antiinfiammatorio e antistaminico. Un valido sostituto naturale del cortisone, il ribes nero viene comunemente usata nel trattamento dei dolori articolari e reumatici, ma anche come immunostimolante contro la stanchezza ed i sintomi influenzali. Del ribes nero vengono utilizzate sia le foglie che le gemme, ma anche i frutti, perchè ognuna di essa ha proprietà terapeutiche ben distinte . Ribes nero proprietà terapeutiche Le foglie di ribes nero  hanno proprietà depurative e diuretiche, e per questo motivo, vengono utilizzate sotto forma di infusi e tinture madri per favorire l’eliminazione dell’acido urico, ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e come diuretico. Le gemme, sono invece la parte della pianta utilizzata in quei trattamenti dove in genere viene prescritto l’uso del cortisone, perchè essendo ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi che agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali, sono loro stesse a consentire al nostro corpo una produzione naturale di cortisolo. Ecco perchè vengono impiegate per curare problemi di asma, riniti allergiche e croniche, bronchiti, laringiti, faringiti, dermatiti e congiuntivite. I frutti del ribes nero invece, assunti sotto forma di succhi o infusi, sono indicati per problemi di fragilità capillare e couperose, perchè sono ricchi di acido citrico, malico, vitamina C, oltre ad oligoelementi, acidi polinsaturi, flavonoidi e antociani, che generano un’importante azione astringente, vasoprotettore e rinfrescante.  L’uso più comune del ribes nero è in gocce, ottenute dalla macerazione delle singole parte , siano esse germogli o radici, linfa, semi o gemme, mista ad acqua, alcol e glicerina. Ad esempio l’uso di 50 gocce di macerato glicerico di ribes diluito in acqua, preso la mattina per circa 2 mesi,  può essere un ottimo rimedio contro le allergie stagionali. Oppure 30 gocce di tintura madre delle foglie, assunte  2 volte al giorno lontano dai pasti, aiuta a disintossicare l’organismo favorendo la diuresi. Ribes nero controindicazioni Attenzione però a non esagerare, perchè se è vero che le proprietà terapeutiche del ribes nero sono molteplici, gli effetti collaterali che potrebbero manifestarsi per un uso improprio di gocce o infusi, sono da tenere molto in considerazione. Infatti, il ribes nero può causare aumento della pressione arteriosa, per cui se ne sconsiglia l’uso ai soggetti ipertesi o alle donne in gravidanza o durante l’allattamento. Può causare reazioni allergiche e può interagire con altri farmaci, come anticoagulanti e psicofarmaci, per cui si consiglia sempre un consulto con il proprio medico di famiglia, prima di assumere il ribes nero in qualunque sua forma....
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