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Timo proprietà ed usi non solo in cucina

9 Giugno 2021 0
pubblicato in erbe aromatiche, erbe officinali, erboristeria, infusi e decotti, olio essenziale, timo

Timo proprietà ed usi non solo in cucina

9 Giugno 2021 0

Pianta aromatica utilizzata non solo in cucina per esaltare il gusto di carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, ma anche per curarci. Scopriamo così il timo le proprietà terapeutiche e gli usi in cucina.

Il timo o Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo, è una pianta erbacea tipica dell’area del Mediterraneo , caratterizzata da foglie molto piccole e allungate, colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria. Fiorisce tra la primavera e l’estate con fiori dal color rosato, e nella variante Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato) si riconosce dall’ inconfondibile odore simile al limone che rimane inalterato anche dopo l’essicazione.

Il timo è ricco di vitamine C e del gruppo B, e sali minerali come manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio, e soprattutto grazie alla presenza di timolo, è un potente antisettico, antispasmodico e vermifugo.

La presenza di queste sostanze benefiche, fanno del timo un erba aromatica ed officinale, utilizzata per trattare l’asma, le infezioni delle vie urinarie, per combattere la tosse, la bronchite ed il raffreddore, grazie alle sue note proprietà balsamiche e fluidificanti.

Timo proprietà curative anche per pelle e capelli

Il timo è ricco di molti oli essenziali, oltre al timolo, carvacrolo, terpineolo, borneolo, linalolo, geraniolo, tujanolo, contiene anche tannini ad azione antivirale, flavonoidi, saponine e triterpeni con attività antibiotica. Ecco perchè quando vogliamo comprare dell’olio essenziale di timo, che in commercio troviamo in erboristeria e nelle parafarmacie specializzate, dobbiamo indicare l’uso che vogliamo farne.

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Detto questo, possiamo utilizzare l’olio essenziale di timo come:

  • defaticante per il viso
  • per disinfettare piccole ferite
  • per riequilibrare la produzione di sebo del cuoio capelluto (capelli grassi)
  • rinforzare i capelli deboli

inoltre l’olio essenziale può essere utilizzato per :

  • fumenti in caso di raffreddore
  • sinusite
  • mal di gola
  • per massaggi sul petto dal potere balsamico

Come decotto, infuso o sciroppo, il timo viene invece utilizzato per:

  • tosse
  • raffreddore
  • naso chiuso
  • gonfiori intestinali
  • collutorio
  • piedi stanchi
  • stimolare il sistema immunitario

Uso del timo in cucina

In cucina il timo è molto utilizzato sia per esaltare il gusto degli alimenti, ma anche per le sue proprietà digestive, è infatti spesso usato nella preparazione di piatti a base di legumi, in particolare i fagioli perchè contribuisce a renderli più digeribili e limitare i gonfiori intestinali.

Si abbina molto bene con il pesce, la carne, ma anche con gli ortaggi come :

  • carote
  • zucca
  • patate
  • pomodori
  • peperoni
  • cipolle
  • melanzane
  • e funghi

Infuso di timo per le vie respiratorie

Lasciare in infusione per 15 minuti 1 cucchiaio da tavola di timo essiccato e sminuzzato con 250ml di acqua bollente, filtrare e coprire il recipiente per evitare di disperdere gli oli essenziali.
Per tosse e bronchite, se ne possono assumere fino a 5 tazze al giorno.

Olio aromatizzato al timo

In una bottiglia di vetro da 1lt mettete 3 rametti di timo fresco, sminuzzato lavato e ben asciugato (mi raccomando che sia ben asciutto per evitare muffe ), aggiungete dell’olio extra vergine di oliva e lasciate macerare per almeno 1 mese in un luogo lontano dalla luce diretta del sole. Quando l’olio avrà raggiunto l’aroma desiderato, filtratelo in una bottiglia di vetro scura che userete in cucina.

Controindicazioni per il timo

Sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento ed anche per i bambini piccoli, data la sua alta concentrazione di oli essenziali, e mai usarlo puro e per via interna, potrebbe causare reazioni allergiche, sfoghi cutanei, orticaria, nausea, vomito o dolori addominali.

il timo in cucina e non solo su quiinzona

consigli
    • Hennè per la cura dei capelliHennè per la cura dei capelli
      17 Settembre 2020erboristeria / hennè / prodotti naturali / tintureSi chiama Lawsonia Inermis e proviene dall’Asia, la sua polvere verde è l’ hennè, ed è tra i prodotti naturali più efficaci per la cura dei capelli. La caduta dei capelli in primavera ed in autunno sono tipiche della stagione, ma perdere i capelli di fatto è un processo naturale che avviene quotidianamente, anche se può essere accentuato da altre cause, come carenze vitaminiche, stress prolungato, uso eccessivo di trattamenti estetici, o malattie del cuoio capelluto. Quali sono gli effetti benefici dell’Hennè sui capelli? Sono molti gli effetti benefici dell’hennè: inspessisce e volumizza i capelli è un antiforfora naturale regolarizza l’eccesso di sebo fortifica e nutre le radici accelerando la crescita del capello protegge dalla disidratazione donando lucentezza ed eliminando il crespo Come applicare l’hennè sui capelli? L’hennè è una polvere verde, ottenuta dall’essiccazione delle foglie della Lawsonia Inermis,  venduta in erboristeria in bustine da sciogliere in acqua tiepida. e lasciare macerare per circa 15/20 minuti prima di applicarla sui capelli. La frequenza di applicazione varia a seconda della salute del capello e dei risultati che di vogliono ottenere. In commercio si trovano diverse tipologie di Hennè, neutro, castano, nero o biondo, ma in realtà sono il risultato della combinazione di polvere di Lawsonia Inermis ( presente in minima parte ) e altre erbe tintorie . Per una migliore applicazione, la miscela di acqua tiepida ed hennè dovrà somigliare allo yogurt , e per alleggerire il suo odore che potrebbe risultare un po’ fastidioso, si può aggiungere un pizzico di cannella o vaniglia. Colorare i capelli con l’Hennè L’hennè è molto usato anche per colorare i capelli o coprire quelli bianchi, dato il suo elevato potere tintorio. Tranquilli, l’hennè non rende i capelli verdi come pensano in molti, al contrario ne dona delle nuance dai toni caldi e persino ramate. Naturalmente, quando si sceglie di colorare i capelli con l’hennè, va scelto un prodotto di alta qualità, come quello utilizzato per fare i tatuaggi, purissimo e di elevato potere tintorio, reperibile nelle migliori erboristerie oppure online. Quando non va usato l’hennè? L’henné è un prodotto ipoallergenico e non ha controindicazioni, fatta eccezione per chi soffre di favismo, per i quali è assolutamente sconsigliato. Al contrario l’hennè nella medicina ayurvedica viene spesso utilizzata contro infiammazioni ed eruzioni della pelle, herpes, psoriasi, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, seborrea. L’unica controindicazione può essere l’insorgenza un’ eventuale reazione allergica....
    • Malva proprietà benefiche e curativeMalva proprietà benefiche e curative
      6 Agosto 2020erbe spontanee / erboristeriaLa malva è una pianta erbacea dalle note proprietà benefiche su intestino e gola grazie al suo ricco contenuto di mucillagini presente sui fiori e soprattutto sulle foglie. Le proprietà emollienti ed antinfiammatorie della pianta di malva, la rendono un rimedio ottimale contro la tosse e le forme catarrali delle prime vie aeree. Particolarmente indicata per  idratare, sfiammare il colon, depurare l’intestino e regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa.  E’ utilizzata anche per uso topico per il trattamento di irritazioni cutanee, dermatiti e prurito. L’infuso di malva può essere impiegato inoltre per le irritazioni che interessano gli occhi. I fiori di malva vengono utilizzati per trattare gastroenteriti e disturbi della vescica e per le sue proprietà disinfettanti viene utilizzata in caso di vaginiti. Quando e come si raccoglie la malva? La malva è una pianta perenne molto diffusa in Italia, perchè per sua natura si adatta a varie tipologie di terreno e temperature. Il pieno della sua fioritura è in primavera, ma non di rado si trovano piante fiorite anche in autunno. La si trova facilmente nei campi coltivati, lungo le strade, nei centri abitati, ma è consigliabile raccogliere la malva nei posti più incontaminati possibile. Le foglie possono essere consumate anche fresche, per insalate, minestre o frittate, ma più spesso la malva viene raccolta ed essiccata per un uso più duraturo grazie ad infusi e tisane. La malva raccolta per essiccarla dovrà essere prima lavata, asciugata e pulita da eventuali parassiti. Dovranno essere scelti i fiori e le foglie migliori, quelle prive di lacerazioni o muffe. Per essiccare le foglie ed i fiori di malva, dovranno essere posti in un essiccatore a 40° per 2 o 3 giorni , fino alla completa perdita di acqua e umidità, e poi conservata in barattoli di vetro scuro o comunque lontani da fonti di luce. Come si prepara un infuso di malva? Si portano a bollore circa 250ml di acqua (l’equivalente di una tazza ), si versa uno o due cucchiaini rasi di foglie e fiori di malva da lasciare in infusione per 10 minuti. Si filtra con un colino e si beve. Il sapore della malva è già piuttosto dolce, ma secondo i propri gusti si può aggiungere del miele. Se abbiamo problemi allo stomaco, per il nostro infuso, a 30 gr di foglie di malva possiamo aggiungere 30 gr di capolini di camomilla, dalle proprietà antispasmodiche, per ottenere un’azione calmante ed antinfiammatoria. Se invece abbiamo problemi di cistite, a 40 gr di fiori e foglie essiccati di malva aggiungeremo 20 gr fiori di calendula, un’ erba dalle proprietà antimicrobiche molto efficace , da miscelare e versare nella misura di due cucchiaini in 250ml di acqua portata ad ebollizione e lasciata in infusione per 10 minuti.  ...
    • Il sambuco in cucina e in erboristeriaIl sambuco in cucina e in erboristeria
      9 Settembre 2020erboristeria / infusi e decotti / piante officinali / sambuco / tisaneIl sambuco nigra , o più semplicemente sambuco , è una pianta officinale ricca di proprietà benefiche, utilizzata da sempre in cucina per marmellate e liquori, ed in erboristeria per tisane , sciroppi e cosmetici. Il sambuco ha l’aspetto di un arbusto o piccolo albero che può raggiungere anche i 10 metri di altezza.  Noto per le sue numerose proprietà benefiche, è utilizzato da sempre in erboristeria in quanto diuretico, diaforetico, antinevralgico, emolliente, lassativo o purgante, antifibrillante;  debolmente antinfiammatorio, stimola la secrezione bronchiale e depurativo. Del sambuco si utilizzano principalmente i fiori e le bacche, ma bisogna assumerli con particolare parsimonia e stare attenti  alle bacche crude ed i semi perchè contengono una sostanza altamente velenosa . I fiori bianchi di sambuco sono spesso consigliati per il trattamento dei sintomi da raffreddore,  da assumere come tisana  1-2 volte al giorno,  o  come decotto  insieme alle foglie di ortica e malva, per fare suffumigi e lavaggi nasali. Per il particolare aroma sprigionato, i fiori di sambuco secchi sono utilizzati per aromatizzare bevande alcoliche, infatti dal distillato di fiori di sambuco, insieme ad anice, finocchio, menta, liquirizia ed altri aromi si ottiene un gustoso liquore digestivo, conosciuto con il nome commerciale di Sambuca. Ma sono utilizzati anche per aromatizzare vino bianco e aceto, e se fritti in pastella e poi passati nello zucchero, sono un ottimo dolce, da aggiungere anche nelle macedonie di frutta o insalate. Quando raccogliere il sambuco ? Le bacche devono essere raccolte quando sono ben mature e succose , quindi nel periodo estivo , tra inizio agosto a metà settembre, mentre i fiori si raccolgono tra maggio e giugno, per poi essere essiccati all’aria, divenendo giallastri e sprigionando un odore tipicamente aromatico. Attenzione alla tossicità del sambuco. Molto simile al sambucus nigra,  è il sambucus ebulus (Ebbio), ma molto più velenoso , e basta una quantità minima per intossicare pericolosamente l’organismo. I fiori e le bacche sono simili, ma quelle dell’ebbio restano rivolte verso l’alto, mentre nel sambuco nigra, arrivate a maturità, si piegano verso il basso. Riconoscere il nigra dall’ebbio è molto facile, perchè quest’ultimo è una specie erbacea che arriva a malapena il metro e mezzo di altezza, mentre il nigra è un piccolo arbusto dal tronco lignificato, che raggiunge anche 10 metri di altezza. Consigli per una tisana di sambuco :  acquistare in erboristeria della pianta secca, portare ad ebollizione una tazza d’acqua, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 5 minuti due cucchiaini di sambuco, filtrare e bere. 1 o 2 tazze al giorno di tisana di sambuco bevuta molto calda,  aiuta a combattere le malattie da raffreddamento come raffreddore, tosse, bronchite, rinite, sinusite, grazie al suo potere decongestionate, emolliente e, in caso di febbre, svolge un’azione diaforetica, un po’ come il paracetamolo riequilibrando la temperatura corporea.                ...
    • La Veronica o tè svizzero buona come tisana o aperitivoLa Veronica o tè svizzero buona come tisana o aperitivo
      20 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / tisane / veronicaLa Veronica è tra le erbe officinali più utilizzate in erboristeria per la preparazione di infusi e tisane, ma è anche molto apprezzata come aperitivo, grazie al suo gusto amaro. L’uso della Veronica sembra risalire al Medioevo, periodo durante il quale veniva già usata per il trattamento di una gran varietà di disturbi, da quelli respiratori a quelli gastrointestinali e della pelle. Nel corso dei secoli, il suo utilizzo non è cambiato, e seppur priva di conferme ufficiali per l’applicazioni terapeutiche, la Veronica è da sempre utilizzata anche per il trattamento dei disturbi epatici, affezioni renali e disturbi delle basse vie urinarie. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antibatterica, la Veronica è presente anche tra composti contro le infiammazioni della mucosa orofaringea, da utilizzare sotto forma di gargarismi, ed in forma di tintura madre gocce orali e granuli, per curare raffreddori, bronchiti ed eczemi. La Veronica, è detta anche “pianta delle alpi”, perchè in Italia cresce spontaneamente nella zona submontana e in quella alpina, anche oltre i 2000 metri di altitudine. La Veronica come aperitivo Per il suo gusto amaro, è apprezzata come tisana aperitiva, le sue foglie infatti servono per preparare il tè svizzero (una bevanda composta da più erbe amare), da assumere 10 minuti prima dei pasti principali, per stimolare la digestione e combattere l’inappetenza. Ricordiamo che è anche un ottimo rimedio all’intestino prigro, stimola la diuresi e la secrezione lattea. Sotto forma di infuso o tisana, somministrato in 2-3 tazze al giorno caldo o tiepido, si presta molto per curare i sintomi della bronchite, del raffreddore, della tosse e del catarro, o alternativa alla tisana, si possono assumere due cucchiai di tintura madre pura o diluita. Anche il succo fresco della pianta è molto efficace, nelle dosi di 20-30 grammi, 2-3 volte il giorno. La Veronica ottima per la pelle Per il suo effetto cicatrizzante e lenitivo, l’uso esterno è consigliato per la cura di piaghe, dermatiti squamose, ulcere e tagli, mentre le parti aeree della pianta, sono efficaci anche per la cura della pelle arrossata e irritata. Il decotto di veronica, lasciato agire per 20-30 minuti direttamente sulle parti dolenti, si rivela efficace per calmare pruriti persistenti, bruciori e dolori, mentre per occhi stanchi ed affaticati si possono fare degli impacchi con un batuffolo di cotone imbevuto nel decotto  tiepido.          ...
    • Aneto proprietà ed utilizzo non solo in cucinaAneto proprietà ed utilizzo non solo in cucina
      3 Agosto 2021aneto / erbe aromatiche / erboristeria / olio essenziale / Senza categoria / tintura madre / tisaneCos’è l’aneto e quali sono le sue proprietà benefiche che apporta al nostro organismo? Dove troviamo questa pianta e quali parti possiamo utilizzare? Scopriamolo insieme in questo articolo. L’aneto cos’è? E’ una pianta aromatica originaria dell’Asia, molto simile al finocchio selvatico, tanto da essere molto spesso confuso con quest’ultimo per il suo aspetto ed odore molto simile. Ha un fusto verde striato e cavo al suo interno, con fiori gialli riuniti ad ombrello, che fiorisce in primavera e per tutta l’estate. Quali parti possiamo utilizzare dell’aneto? Foglie di aneto dal sapore dolce e semi più aromatici e pungenti, possono essere utilizzati indistintamente, grazie alle diverse proprietà organolettiche. Aneto proprietà della pianta Ricco di flavonoidi, terpenoidi e tannini, ma anche di ferro, manganese e potassio, senza dimenticare aminoacidi essenziali ed una discreta parte in carboidrati e fibre, oltre alla provitamiva A , vitamina C e quelle del gruppo B. digestive carminative, particolarmente utile in caso di dispepsia e nel trattamento di meteorismo, flatulenza, diarrea infettiva sedative e antispasmodiche, contro coliche intestinali di origine nervosa e coliche infantili, vomito nervoso, crampi addominali, e il singhiozzo di neonati e bambini, grazie alla presenza di monoterpeni, riduce il rischio di cancro al colon, al polmone e al seno favorisce la salute delle ossa, grazie alla presenza di calcio, magnesio e fosforo contribuisce al miglioramento dei livelli di  zucchero, colesterolo e trigliceridi nel sangue aiuta a contrastare i dolori mestruali svolge un’efficace azione antimicrobica verso molti funghi e batteri . Come utilizzare l’aneto? La maggior parte delle persone, conoscono l’aneto come pianta aromatica usata in cucina per insaporire piatti di carne, pesce o per aromatizzare liquori o sottaceti, utilizzando sia i semi che le foglie secche. In realtà l’uso dell’aneto è ben più ampio, ad esempio il suo olio essenziale è spesso utilizzato in cosmesi per produrre saponi, profumi, detergenti, creme e lozioni, mentre impacchi con semi frantumati o foglie vengono praticati per rigenerare e rinforzare delle unghie. Inoltre un decotto di semi o foglie di aneto, si può usare per l’igiene del cavo orale. Aneto proprietà delle tisane: sono molto utilizzare per favorire la digestione, combattere meteorismo e flatulenza e calmare le coliche ed agire come blando sedativo. Dove acquistare l’aneto? ​In commercio l’aneto è reperibile nei negozi di alimentari in tisane, foglie secche tra le erbe aromatiche, mentre in forma di tintura madre, olio essenziale o granuli solubili, sono reperibili nei negozi di erboristeria o di cosmetici. Controindicazioni dell’aneto Di solito l’aneto viene utilizzato in piccole quantità e questo riduce notevolmente la produzione di effetti indesiderati, ma se ne sconsiglia comunque l’uso alle donne in gravidanza, a chi soffre di disturbi dell’apparato urinario, e per quanto riguarda l’uso dell’olio essenziale a livello topico, si raccomanda di non esporsi per lungo tempo ai raggi solari per evitare arrossamenti ed irritazioni. Scarica l’app quiinzona e segui i nostri #consigliecuriosità  ...
    • Liquirizia radice gustosa da consumare con moderazioneLiquirizia radice gustosa da consumare con moderazione
      21 Settembre 2020erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / liquirizia / radici / tinture / tisaneLa liquirizia è una pianta erbacea dal gusto dolce e gradevole, usata in cucina e come rimedio a tosse  mal di gola, catarro e non solo, ma da assumere con moderazione. Originaria dell’area meridionale, la liquirizia può essere consumata masticando la radice della pianta, come infusi o decotti, oppure in formato di caramelle gommose. E’ ricca di vitamina B ed E,  svolge una funzione altamente digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. Indicata contro tosse, mal di gola, catarro, cervicale e acidità gastrica esercita anche una blanda funzione lassativa, ed  è inoltre molto dissetante. La liquirizia ha notevoli proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, e spesso viene utilizzata nelle composizioni di pomate o lozioni per curare eczemi, psoriasi, herpes e dermatiti.  Grazie a quelle antibatteriche estratte dalla radice,  la liquirizia è ritenuto un prodotto valido alla prevenzione e al trattamento della carie dentale e della gengivite. Consigli per assumere la liquirizia Infuso contro catarro e tosse : 2 gr di liquirizia per 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione per 5/7 minuti e bere la tisana Contro la digestione lenta: un cucchiaino di tintura dopo i pasti . La tintura è acquistabile in qualunque erboristeria, o può essere preparata lasciando macerare per 2 settimane 20 gr di radici in 100 ml di alcool a 20° Tisana depurativa alla liquirizia: 60 grammi di radice di liquirizia in 1 litro di acqua bollente, lasciata in infusione per un’ora circa, aggiungere se si vuole miele o zucchero di canna Per curare gengiviti ed infiammazioni alla gola : masticare la radice di liquirizia ( 1 bastoncino ) Controindicazioni della liquirizia La liquirizia è da sempre riconosciuta anche come ottimo rimedio alla pressione sanguigna bassa, grazie alla glicirizzina,principio attivo della liquirizia, che favorisce la ritenzione di sodio e la perdita di potassio da parte dell’organismo a livello dei reni, aumentando così la pressione sanguigna. Attenzione quindi al quantitativo di liquirizia assunta quotidianamente da parte delle persone ipertese, perchè potrebbe creare importanti conseguenze , così come ai soggetti che soffrono di diabete, a causa dell’elevato contenuto di zuccheri presente in questa pianta. Devono prestare particolare attenzione le donne che assumono farmaci anticoncezionali e durante la gravidanza, chi soffre di sindrome premestruale o di insufficienze epatiche oppure renali.                    ...
    • Verbena pianta erbacea dalle mille proprietà beneficheVerbena pianta erbacea dalle mille proprietà benefiche
      10 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decottiLa verbena spesso utilizzata come pianta ornamentale grazie ai suoi fiori variamente colorati e profumati, è molto usata in erboristeria per le sue importanti proprietà benefiche. Nella medicina popolare, la verbena viene da sempre utilizzata per favorire la digestione, per proteggerci dalle infiammazioni muscolari e come insostituibile rimedio in caso di agitazione o come antistress. Gli oli essenziali di verbena sono ottimi per combattere le infiammazioni del cavo orale e delle vie respiratorie. Aiuta nelle cicatrizzazioni della pelle e ad abbassare la febbre, oltre che a lenire i dolori muscolari. Come si coltiva la verbena? La verbena è una pianta erbacea perenne, che raggiunge anche il metro di altezza e predilige i suoli calcarei. Ama il sole pieno, che ne favorisce la fioritura copiosa da primavera fino a fine estate e non ama affatto il freddo ed il vento forte, ed ecco perchè inverno andrebbe coperta o portata all’interno se coltivata in vaso. In estate bisogna stare attenti all’ innaffiatura, troppa acqua potrebbe fare ammalare la pianta, il terreno deve essere umido evitando i ristagni di acqua. Si può coltivare a partire dal seme già dal mese di febbraio, per poi portarla a dimora quando le prime piantine saranno cresciute,  oppure direttamente con la pianta già adulta. Si contano oltre 250 specie di verbena, alcune perenni e alcune annuali, tutte dai colori estremamente gradevoli, che vanno dal bianco al rosa, al rosso, dall’ azzurro al lilla, in tinte unite o screziati. Come fare una tisana o decotto di verbena? Per la tisana di verbena si usano sia le sue foglioline verdi che i fiorellini viola, facilmente reperibili in erboristeria sia sfuse che in bustina. Si prepara lasciando in infusione in acqua bollente (2 tazze di acqua) un cucchiaio di foglie e fiori di verbena, quindi si filtra per bene il tutto e si consuma ben caldo un paio di volte al giorno. Altri usi della verbena La verbena viene molto usata nella composizione per le creme cosmetiche e pomate da applicare sulla pelle nelle zone soggette ad irritazione, escoriazioni, ferite, infiammazioni. Anche l’olio essenziale di verbena può essere applicato sulla pelle prima dei massaggi, nei pressi delle articolazioni doloranti, sulle fasce muscolari dolenti, mentre le foglie possono venire usate per fare degli impacchi.    ...
    • Centella asiatica benefici per cellulite e capillariCentella asiatica benefici per cellulite e capillari
      27 Maggio 2021centella asiatica / creme / erboristeria / prodotti naturali / tintura madre / tisaneArriva dalle zone tropicali del Sud America e dell’ India, uno dei rimedi naturali più conosciuto per trattare la cellulite e le insufficienze venose, stiamo parlando della centella asiatica.  Cresce in luoghi umidi e ombrosi, lungo i corsi d’acqua ed è caratterizzata da fiori violacei e foglie dal lungo picciolo disposte in rosette. Conosciuta anche con il nome di “erba della tigre“, la centella asiatica è utilizzata per trattare la cellulite e l’insufficienza venosa agli arti inferiori, il gonfiore e la pesantezza a gambe e caviglie. Perchè la centella asiatica è utile contro la cellulite? La cellulite come sappiamo, è un fastidioso inestetismo della pelle generato principalmente da una  microcircolazione sanguigna compromessa, che ha come conseguenza la creazione di rigonfiamenti adiposi sottocutanei, le foglie della centella asiatica contengono una serie di elementi , quali : acido asiatico, acido madecassico, flavonoidi, fitosteroli, tannini, sali minerali e zuccheri, ma soprattutto la presenza di saponine triterpeniche, che favoriscono la microcircolazione sanguigna, rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, con una conseguente circolazione periferica corretta. Questo fa si che possa essere utilizzata per trattare la cellulite, ma anche per curare altri disturbi dovuti all”insufficienza venosa, come il gonfiore e la pesantezza a gambe e caviglie, ma anche contrastare il dolore alle vene, i crampi notturni agli arti inferiori e persino le emorroidi. Altre proprietà della centella asiatica I principi attivi presenti in questa pianta, le conferiscono anche una particolare proprietà eudermica e riepitelizzante, che migliora cioè lo stato della pelle, e fa si che venga utilizzata in pomate o creme per accelerare la cicatrizzazione di piaghe, lesioni cutanee e ustioni di primo e secondo grado, ulcere della pelle, psoriasi, dermatosi, eczemi, oltre al suo utilizzo in cosmetica per la creazione di prodotti antirughe, antismagliature e rassodanti della pelle. Non dimentichiamo inoltre, che la centella asiatica è utilizzata nella medicina naturale cinese come potente antiinfiammatorio e antibatterico, per trattare affezioni delle vie urinarie, tonsillite, epatite, ittero, herpes, lebbra, colera, dissenteria, sifilide, influenza, ma è anche utilizzato per regolare il ciclo mestruale e come contraccettivo femminile. Come si assume la centella asiatica? In commercio la si può trovare in erboristeria o in parafarmacia come integratori in formato  capsule, confetti o compresse, oppure in soluzione idroalcolica da assumere per bocca. Oppure in foglie da assumere come tisana o infuso (1 cucchiaio raso di foglie di centella, 1 tazza d’acqua  ) o tintura madre (80 gc in un litro d’acqua da bere nell’arco della giornata lontano dai pasti ). Controindicazioni : non ci sono particolari effetti collaterali nell’utilizzo della centella asiatica, ma bisogna prestare particolare attenzione a non utilizzarla in contemporanea all’uso di sedativi e antidepressivi, perchè potrebbe accentuare sintomi di debolezza e sonnolenza....
    • borragine proprietà e controindicazioniborragine proprietà e controindicazioni
      13 Marzo 2021borragine / erbe spontanee / erboristeria / olio essenziale / piante officinali / tisaneBorragine proprietà e controindicazioni di una delle tante piante erbacea e spontanea, tipica del mediterraneo con fiori a cinque petali di colore blu-viola .  E’ una pianta spontanea ancora poco conosciuta, ma la borragine vanta proprietà curative e benefiche di tutto rispetto. E’ infatti un antiossidante e antinfiammatorio naturale, la notevole presenza di mucillagini la rendono un ottimo rimedio contro la stitichezza,  ma è anche in grado di lenire l’infiammazione delle mucose dovute a tosse o raffreddore. Tra le proprietà della borragine, c’è anche quella di essere d’aiuto alle donne in caso di disturbi premestruali, grazie alla  presenza di fitoestrogeni, sostanze che riequilibrano il sistema ormonale in età fertile. Della borragine sono commestibili sia i fiori che le foglie, ed è per questo che viene usata sia in cucina in molte ricette, che come tisana. Proprietà benefiche sono attribuite anche all’olio di semi di borragine,  perchè grazie alla presenza di una notevole quantità di acidi grassi omega 6 e omega 3, aiuta a regolarizzare le attività cardiovascolare. E’ inoltre impiegato in composti per curare i traumi della pelle dovuti a neurodermatiti ed eczemi, ma è anche un ottimo alleato contro le rughe, grazie alle sue proprietà antiossidanti, equilibratore della produzione di sebo per pelli grasse o estremamente secche. Come assumere la borragine? La borragine può essere usata in cucina in tante ricette, come zuppe e minestroni, può essere usata per farcire torte salate o ripieno di ravioli,  ma anche perfetta per frittelle con aggiunta di timo. Si può assumere come tisana, per combattere le malattie dell’apparato respiratorio, per abbassare la febbre in quanto favorisce la sudorazione, preparata con: 2 o 3 cucchiai di fiori di borragine in una tazza con 200 ml di acqua bollente e lasciata in infusione per circa 5 minuti, poi si filtra e si può bere prima di andare a letto. Nelle erboristerie in zona più fornite o nelle parafarmacie, si possono acquistare anche le perle di borragine, che contengono l’olio di borragine, spesso prescritte alle donne in menopausa per regolarizzare il sistema ormonale o per arginare i rischi cardiovascolari a soggetti predisposti. borraggine proprietà e controindicazioni La pianta di borragine contiene delle sostanze potenzialmente tossiche, chiamate alcaloidi pirrolizidinici, che se presenti in elevate quantità,  sono molto dannose per il fegato e i polmoni. Si consiglia pertanto un uso della borragine moderato, sempre cotta, e in forma di olio o tintura madre, dietro consiglio del medico. E’ però fortemente sconsigliata in caso di gravidanza o allattamento, ed ai soggetti con problemi al fegato o che assumono farmaci anticoagulanti. Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi i nostri consigli direttamente nella tua email  ...
    • Tarassaco disintossicante e diureticoTarassaco disintossicante e diuretico
      7 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / tisaneIl tarassaco utilizzato da sempre nella medicina popolare viene definito anche “piscialetto” per le sue proprietà diuretiche dovute alla presenza dei flavonoidi e in parte i sali di potassio. Il tarassaco detto anche girasole dei prati, è una pianta erbacea molto diffusa nei luoghi erbosi, lungo le strade o corsi d’acqua, riconoscibilissima grazie ai  suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce. Quando viene usato il tarassaco? Principalmente utilizzato come rimedio ai disturbi digestivi, quali sensazione di pienezza, digestione lenta, inappetenza e flatulenza, al tarassaco vengono attribuite anche proprietà antinfiammatorie, ipoglicemiche, stimolanti l’attività pancreatica e ipocolesterolemizzanti e regolare il flusso biliare dal fegato all’intestino. Del tarassaco si utilizza la radice ricca di inulina e fruttosio,  e le parti aeree, che contengono flavonoidi, minerali, acidi fenolici, sostanze amare e lattoni sesquiterpenici. I suoi estratti vengono impiegati in prodotti erboristici destinati al trattamento e/o alla prevenzione di: edemi, obesità, gotta, colesterolo alto, dermatosi, stipsi, emorroidi, fermentazioni intestinali, flatulenza, intossicazioni da abusi alimentari, lieve iperglicemia, ittero e calcoli delle vie biliari. Non dimentichiamo  che il tarassaco è ricco di vitamina C, così come di ferro e potassio, e sia nella foglia che nella radice abbiamo una buona quantità di vitamina A, B e D grazie alle quali diventa anche un’ottima pianta per attivare il metabolismo, regolarizzare le funzioni del fegato e dei reni oltre a depurare il sangue. Come si assume il tarassaco? Il tarassaco può essere utilizzato come decotto, con 1 cucchiaino raso di radici di tarassaco, 1 tazza d’acqua . Si versa  la radice sminuzzata nell’acqua fredda e si porta ad ebollizione, lasciando bollire per qualche minuto e poi lasciando in infusione a fuoco spento per 10 min. L’infuso poi si filtra e si beve, particolarmente consigliata l’assunzione dopo i pasti principali. Assunto come alimento fresco, può essere cucinato allo stesso modo degli spinaci e delle altre verdure a foglia verde. Il suo sapore speziato e amarognolo lo rendono adatto sia come antipasto che verso la fine del pasto. Con i fiori di tarassaco si possono realizzare marmellate e gelatine ma anche come ingrediente di creme e torte. Quando non è consigliato assumere il tarassaco? Il tarassaco è decisamente sconsigliato in presenza di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica. E’ altresì sconsigliato per ovvie ragioni, in presenza di calcolosi od occlusione delle vie biliari, ed insufficienza reale.  ...
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