Erbasan Di Troiani Francesca & C. Sas Erboristeria
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erboristeria a San Benedetto Del Tronto, provincia di Ascoli Piceno |
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consigli
9 Dicembre 2020erboristeria / infusi e decotti / passiflora / tintura madre / tisanedettagli
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Passiflora, addio insonniaNotti in bianco e sguardo fisso al soffitto? Ci alziamo già stanchi, nervosi ed irrequieti? E' proprio il momento di ricorrere alla passiflora.
La passiflora è una pianta erbacea perenne che raggiunge i 10 metri di lunghezza, originaria dell'Argentina e Brasile, è nota principalmente per le sue proprietà sedative.
E' ricca di flavonoidi, quali iperoside, vitexina, isovitexina, responsabili dell'effetto sedativo della pianta e di alcaloidi armanici dall'azione antispastica, è ritenuta un ottimo rimedio naturale all'insonnia, allo stress e all'ansia.
Proprio per queste sue proprietà sedative e ansiolitiche, la sua assunzione stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni, senza produrre senso di intorpidimento mattutino, o effetti narcotici o di assuefazione.
La presenza di alcaloidi armanici, dall'azione antispasmodica, agiscono sul tessuto muscolare liscio dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale, rilassando e dando sollievo in caso di dolori mestruali, crampi intestinali e tosse .
La passiflora ritenuto quindi un blando sedativo, in commercio si trova sotto forma di tisana o infuso, magari associata a biancospino e valeriane per amplificarne l'azione rilassante, come tintura madre da somministrare in gocce, oppure i suoi estratti possono essere contenuti in integratori alimentari in formato capsule o compresse.
C'è da dire inoltre, che grazie al contenuto di vitamina C , la passiflora non solo aiuta a fortificare il nostro sistema immunitario, contrastando efficacemente gli agenti infettivi e funziona in generale come antinfiammatorio e antiossidante, ma aiuta ad assorbire meglio il ferro e quindi diviene un ottimo frutto anti anemia, che supporta tutto l’organismo in caso di cali di energia ed esaurimento nervoso.
Dove comprare la passiflora?
La passiflora è reperibile in qualunque erboristeria, farmacia o parafarmacia, ma anche nei supermercati più forniti si possono tranquillamente trovare tisane a base di camomilla, passiflora e verbena, piacevoli al gusto ed ottime da bere calde la sera o nelle giornate gelide per rilassare la muscolatura contratta.
Tisana di passiflora in foglie
1 cucchiaio raso di foglie e parti aeree di passiflora, 1 tazza d’acqua bollente. Tenere in infusione per 10 minuti, filtrare e bere caldo.
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Quando non va assunta la passiflora?
La passiflora non può essere assunta in concomitanza con altri farmaci ansiolitici, perchè potrebbe provocare nausea, vomito , ma anche tachicardia, ipereccitazione ed allucinazioni.
Data la presenza di armaline, è fortemente sconsigliata in caso di gravidanza, perchè può causare contrazioni uterine, ed ovviamente se ne sconsiglia l'uso prima di mettersi alla guida perchè può rallentare la prontezza dei riflessi.
sapevi che
puoi scaricare gratis la nostra app quiinzona e leggere nuovi consigli e curiosita' su erboristeria, ottica, benessere, animali, etc e trovare anche l'erboristeria più vicino a te scarica gratis ora, ed usa le fidelity card, le offerte, i coupon acquisti e prenota i servizi disponibili
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7 Agosto 2020erbe officinali / erbe spontanee / erboristeria / infusi e decotti / tisanedettagli
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Tarassaco disintossicante e diureticoIl tarassaco utilizzato da sempre nella medicina popolare viene definito anche "piscialetto" per le sue proprietà diuretiche dovute alla presenza dei flavonoidi e in parte i sali di potassio.
Il tarassaco detto anche girasole dei prati, è una pianta erbacea molto diffusa nei luoghi erbosi, lungo le strade o corsi d'acqua, riconoscibilissima grazie ai suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce.
Quando viene usato il tarassaco?
Principalmente utilizzato come rimedio ai disturbi digestivi, quali sensazione di pienezza, digestione lenta, inappetenza e flatulenza, al tarassaco vengono attribuite anche proprietà antinfiammatorie, ipoglicemiche, stimolanti l'attività pancreatica e ipocolesterolemizzanti e regolare il flusso biliare dal fegato all'intestino.
Del tarassaco si utilizza la radice ricca di inulina e fruttosio, e le parti aeree, che contengono flavonoidi, minerali, acidi fenolici, sostanze amare e lattoni sesquiterpenici.
I suoi estratti vengono impiegati in prodotti erboristici destinati al trattamento e/o alla prevenzione di: edemi, obesità, gotta, colesterolo alto, dermatosi, stipsi, emorroidi, fermentazioni intestinali, flatulenza, intossicazioni da abusi alimentari, lieve iperglicemia, ittero e calcoli delle vie biliari.
Non dimentichiamo che il tarassaco è ricco di vitamina C, così come di ferro e potassio, e sia nella foglia che nella radice abbiamo una buona quantità di vitamina A, B e D grazie alle quali diventa anche un'ottima pianta per attivare il metabolismo, regolarizzare le funzioni del fegato e dei reni oltre a depurare il sangue.
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Come si assume il tarassaco?
Il tarassaco può essere utilizzato come decotto, con 1 cucchiaino raso di radici di tarassaco, 1 tazza d'acqua .
Si versa la radice sminuzzata nell’acqua fredda e si porta ad ebollizione, lasciando bollire per qualche minuto e poi lasciando in infusione a fuoco spento per 10 min. L’infuso poi si filtra e si beve, particolarmente consigliata l'assunzione dopo i pasti principali.
Assunto come alimento fresco, può essere cucinato allo stesso modo degli spinaci e delle altre verdure a foglia verde.
Il suo sapore speziato e amarognolo lo rendono adatto sia come antipasto che verso la fine del pasto.
Con i fiori di tarassaco si possono realizzare marmellate e gelatine ma anche come ingrediente di creme e torte.
Quando non è consigliato assumere il tarassaco?
Il tarassaco è decisamente sconsigliato in presenza di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica. E' altresì sconsigliato per ovvie ragioni, in presenza di calcolosi od occlusione delle vie biliari, ed insufficienza reale.
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9 Giugno 2021erbe aromatiche / erbe officinali / erboristeria / infusi e decotti / olio essenziale / timodettagli
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Timo proprietà ed usi non solo in cucinaPianta aromatica utilizzata non solo in cucina per esaltare il gusto di carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, ma anche per curarci. Scopriamo così il timo le proprietà terapeutiche e gli usi in cucina.
Il timo o Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo, è una pianta erbacea tipica dell'area del Mediterraneo , caratterizzata da foglie molto piccole e allungate, colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria. Fiorisce tra la primavera e l'estate con fiori dal color rosato, e nella variante Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato) si riconosce dall' inconfondibile odore simile al limone che rimane inalterato anche dopo l'essicazione.
Il timo è ricco di vitamine C e del gruppo B, e sali minerali come manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio, e soprattutto grazie alla presenza di timolo, è un potente antisettico, antispasmodico e vermifugo.
La presenza di queste sostanze benefiche, fanno del timo un erba aromatica ed officinale, utilizzata per trattare l'asma, le infezioni delle vie urinarie, per combattere la tosse, la bronchite ed il raffreddore, grazie alle sue note proprietà balsamiche e fluidificanti.
Timo proprietà curative anche per pelle e capelli
Il timo è ricco di molti oli essenziali, oltre al timolo, carvacrolo, terpineolo, borneolo, linalolo, geraniolo, tujanolo, contiene anche tannini ad azione antivirale, flavonoidi, saponine e triterpeni con attività antibiotica. Ecco perchè quando vogliamo comprare dell'olio essenziale di timo, che in commercio troviamo in erboristeria e nelle parafarmacie specializzate, dobbiamo indicare l'uso che vogliamo farne.
sapevi che
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Detto questo, possiamo utilizzare l'olio essenziale di timo come:
defaticante per il viso
per disinfettare piccole ferite
per riequilibrare la produzione di sebo del cuoio capelluto (capelli grassi)
rinforzare i capelli deboli
inoltre l'olio essenziale può essere utilizzato per :
fumenti in caso di raffreddore
sinusite
mal di gola
per massaggi sul petto dal potere balsamico
Come decotto, infuso o sciroppo, il timo viene invece utilizzato per:
tosse
raffreddore
naso chiuso
gonfiori intestinali
collutorio
piedi stanchi
stimolare il sistema immunitario
Uso del timo in cucina
In cucina il timo è molto utilizzato sia per esaltare il gusto degli alimenti, ma anche per le sue proprietà digestive, è infatti spesso usato nella preparazione di piatti a base di legumi, in particolare i fagioli perchè contribuisce a renderli più digeribili e limitare i gonfiori intestinali.
Si abbina molto bene con il pesce, la carne, ma anche con gli ortaggi come :
carote
zucca
patate
pomodori
peperoni
cipolle
melanzane
e funghi
Infuso di timo per le vie respiratorie
Lasciare in infusione per 15 minuti 1 cucchiaio da tavola di timo essiccato e sminuzzato con 250ml di acqua bollente, filtrare e coprire il recipiente per evitare di disperdere gli oli essenziali.
Per tosse e bronchite, se ne possono assumere fino a 5 tazze al giorno.
Olio aromatizzato al timo
In una bottiglia di vetro da 1lt mettete 3 rametti di timo fresco, sminuzzato lavato e ben asciugato (mi raccomando che sia ben asciutto per evitare muffe ), aggiungete dell'olio extra vergine di oliva e lasciate macerare per almeno 1 mese in un luogo lontano dalla luce diretta del sole. Quando l'olio avrà raggiunto l'aroma desiderato, filtratelo in una bottiglia di vetro scura che userete in cucina.
Controindicazioni per il timo
Sconsigliato in gravidanza e durante l'allattamento ed anche per i bambini piccoli, data la sua alta concentrazione di oli essenziali, e mai usarlo puro e per via interna, potrebbe causare reazioni allergiche, sfoghi cutanei, orticaria, nausea, vomito o dolori addominali. [...]
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Passiflora, addio insonniaNotti in bianco e sguardo fisso al soffitto? Ci alziamo già stanchi, nervosi ed irrequieti? E' proprio il momento di ricorrere alla passiflora.
La passiflora è una pianta erbacea perenne che raggiunge i 10 metri di lunghezza, originaria dell'Argentina e Brasile, è nota principalmente per le sue proprietà sedative.
E' ricca di flavonoidi, quali iperoside, vitexina, isovitexina, responsabili dell'effetto sedativo della pianta e di alcaloidi armanici dall'azione antispastica, è ritenuta un ottimo rimedio naturale all'insonnia, allo stress e all'ansia.
Proprio per queste sue proprietà sedative e ansiolitiche, la sua assunzione stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni, senza produrre senso di intorpidimento mattutino, o effetti narcotici o di assuefazione.
La presenza di alcaloidi armanici, dall'azione antispasmodica, agiscono sul tessuto muscolare liscio dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale, rilassando e dando sollievo in caso di dolori mestruali, crampi intestinali e tosse .
La passiflora ritenuto quindi un blando sedativo, in commercio si trova sotto forma di tisana o infuso, magari associata a biancospino e valeriane per amplificarne l'azione rilassante, come tintura madre da somministrare in gocce, oppure i suoi estratti possono essere contenuti in integratori alimentari in formato capsule o compresse.
C'è da dire inoltre, che grazie al contenuto di vitamina C , la passiflora non solo aiuta a fortificare il nostro sistema immunitario, contrastando efficacemente gli agenti infettivi e funziona in generale come antinfiammatorio e antiossidante, ma aiuta ad assorbire meglio il ferro e quindi diviene un ottimo frutto anti anemia, che supporta tutto l’organismo in caso di cali di energia ed esaurimento nervoso.
Dove comprare la passiflora?
La passiflora è reperibile in qualunque erboristeria, farmacia o parafarmacia, ma anche nei supermercati più forniti si possono tranquillamente trovare tisane a base di camomilla, passiflora e verbena, piacevoli al gusto ed ottime da bere calde la sera o nelle giornate gelide per rilassare la muscolatura contratta.
Tisana di passiflora in foglie
1 cucchiaio raso di foglie e parti aeree di passiflora, 1 tazza d’acqua bollente. Tenere in infusione per 10 minuti, filtrare e bere caldo.
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La passiflora non può essere assunta in concomitanza con altri farmaci ansiolitici, perchè potrebbe provocare nausea, vomito , ma anche tachicardia, ipereccitazione ed allucinazioni.
Data la presenza di armaline, è fortemente sconsigliata in caso di gravidanza, perchè può causare contrazioni uterine, ed ovviamente se ne sconsiglia l'uso prima di mettersi alla guida perchè può rallentare la prontezza dei riflessi.
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Tarassaco disintossicante e diureticoIl tarassaco utilizzato da sempre nella medicina popolare viene definito anche "piscialetto" per le sue proprietà diuretiche dovute alla presenza dei flavonoidi e in parte i sali di potassio.
Il tarassaco detto anche girasole dei prati, è una pianta erbacea molto diffusa nei luoghi erbosi, lungo le strade o corsi d'acqua, riconoscibilissima grazie ai suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce.
Quando viene usato il tarassaco?
Principalmente utilizzato come rimedio ai disturbi digestivi, quali sensazione di pienezza, digestione lenta, inappetenza e flatulenza, al tarassaco vengono attribuite anche proprietà antinfiammatorie, ipoglicemiche, stimolanti l'attività pancreatica e ipocolesterolemizzanti e regolare il flusso biliare dal fegato all'intestino.
Del tarassaco si utilizza la radice ricca di inulina e fruttosio, e le parti aeree, che contengono flavonoidi, minerali, acidi fenolici, sostanze amare e lattoni sesquiterpenici.
I suoi estratti vengono impiegati in prodotti erboristici destinati al trattamento e/o alla prevenzione di: edemi, obesità, gotta, colesterolo alto, dermatosi, stipsi, emorroidi, fermentazioni intestinali, flatulenza, intossicazioni da abusi alimentari, lieve iperglicemia, ittero e calcoli delle vie biliari.
Non dimentichiamo che il tarassaco è ricco di vitamina C, così come di ferro e potassio, e sia nella foglia che nella radice abbiamo una buona quantità di vitamina A, B e D grazie alle quali diventa anche un'ottima pianta per attivare il metabolismo, regolarizzare le funzioni del fegato e dei reni oltre a depurare il sangue.
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Il tarassaco può essere utilizzato come decotto, con 1 cucchiaino raso di radici di tarassaco, 1 tazza d'acqua .
Si versa la radice sminuzzata nell’acqua fredda e si porta ad ebollizione, lasciando bollire per qualche minuto e poi lasciando in infusione a fuoco spento per 10 min. L’infuso poi si filtra e si beve, particolarmente consigliata l'assunzione dopo i pasti principali.
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Il suo sapore speziato e amarognolo lo rendono adatto sia come antipasto che verso la fine del pasto.
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Il timo o Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo, è una pianta erbacea tipica dell'area del Mediterraneo , caratterizzata da foglie molto piccole e allungate, colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria. Fiorisce tra la primavera e l'estate con fiori dal color rosato, e nella variante Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato) si riconosce dall' inconfondibile odore simile al limone che rimane inalterato anche dopo l'essicazione.
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per riequilibrare la produzione di sebo del cuoio capelluto (capelli grassi)
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inoltre l'olio essenziale può essere utilizzato per :
fumenti in caso di raffreddore
sinusite
mal di gola
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Come decotto, infuso o sciroppo, il timo viene invece utilizzato per:
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Uso del timo in cucina
In cucina il timo è molto utilizzato sia per esaltare il gusto degli alimenti, ma anche per le sue proprietà digestive, è infatti spesso usato nella preparazione di piatti a base di legumi, in particolare i fagioli perchè contribuisce a renderli più digeribili e limitare i gonfiori intestinali.
Si abbina molto bene con il pesce, la carne, ma anche con gli ortaggi come :
carote
zucca
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e funghi
Infuso di timo per le vie respiratorie
Lasciare in infusione per 15 minuti 1 cucchiaio da tavola di timo essiccato e sminuzzato con 250ml di acqua bollente, filtrare e coprire il recipiente per evitare di disperdere gli oli essenziali.
Per tosse e bronchite, se ne possono assumere fino a 5 tazze al giorno.
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La passiflora è una pianta erbacea perenne che raggiunge i 10 metri di lunghezza, originaria dell'Argentina e Brasile, è nota principalmente per le sue proprietà sedative.
E' ricca di flavonoidi, quali iperoside, vitexina, isovitexina, responsabili dell'effetto sedativo della pianta e di alcaloidi armanici dall'azione antispastica, è ritenuta un ottimo rimedio naturale all'insonnia, allo stress e all'ansia.
Proprio per queste sue proprietà sedative e ansiolitiche, la sua assunzione stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni, senza produrre senso di intorpidimento mattutino, o effetti narcotici o di assuefazione.
La presenza di alcaloidi armanici, dall'azione antispasmodica, agiscono sul tessuto muscolare liscio dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale, rilassando e dando sollievo in caso di dolori mestruali, crampi intestinali e tosse .
La passiflora ritenuto quindi un blando sedativo, in commercio si trova sotto forma di tisana o infuso, magari associata a biancospino e valeriane per amplificarne l'azione rilassante, come tintura madre da somministrare in gocce, oppure i suoi estratti possono essere contenuti in integratori alimentari in formato capsule o compresse.
C'è da dire inoltre, che grazie al contenuto di vitamina C , la passiflora non solo aiuta a fortificare il nostro sistema immunitario, contrastando efficacemente gli agenti infettivi e funziona in generale come antinfiammatorio e antiossidante, ma aiuta ad assorbire meglio il ferro e quindi diviene un ottimo frutto anti anemia, che supporta tutto l’organismo in caso di cali di energia ed esaurimento nervoso.
Dove comprare la passiflora?
La passiflora è reperibile in qualunque erboristeria, farmacia o parafarmacia, ma anche nei supermercati più forniti si possono tranquillamente trovare tisane a base di camomilla, passiflora e verbena, piacevoli al gusto ed ottime da bere calde la sera o nelle giornate gelide per rilassare la muscolatura contratta.
Tisana di passiflora in foglie
1 cucchiaio raso di foglie e parti aeree di passiflora, 1 tazza d’acqua bollente. Tenere in infusione per 10 minuti, filtrare e bere caldo.
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Tarassaco disintossicante e diureticoIl tarassaco utilizzato da sempre nella medicina popolare viene definito anche "piscialetto" per le sue proprietà diuretiche dovute alla presenza dei flavonoidi e in parte i sali di potassio.
Il tarassaco detto anche girasole dei prati, è una pianta erbacea molto diffusa nei luoghi erbosi, lungo le strade o corsi d'acqua, riconoscibilissima grazie ai suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce.
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Del tarassaco si utilizza la radice ricca di inulina e fruttosio, e le parti aeree, che contengono flavonoidi, minerali, acidi fenolici, sostanze amare e lattoni sesquiterpenici.
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Non dimentichiamo che il tarassaco è ricco di vitamina C, così come di ferro e potassio, e sia nella foglia che nella radice abbiamo una buona quantità di vitamina A, B e D grazie alle quali diventa anche un'ottima pianta per attivare il metabolismo, regolarizzare le funzioni del fegato e dei reni oltre a depurare il sangue.
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Il tarassaco può essere utilizzato come decotto, con 1 cucchiaino raso di radici di tarassaco, 1 tazza d'acqua .
Si versa la radice sminuzzata nell’acqua fredda e si porta ad ebollizione, lasciando bollire per qualche minuto e poi lasciando in infusione a fuoco spento per 10 min. L’infuso poi si filtra e si beve, particolarmente consigliata l'assunzione dopo i pasti principali.
Assunto come alimento fresco, può essere cucinato allo stesso modo degli spinaci e delle altre verdure a foglia verde.
Il suo sapore speziato e amarognolo lo rendono adatto sia come antipasto che verso la fine del pasto.
Con i fiori di tarassaco si possono realizzare marmellate e gelatine ma anche come ingrediente di creme e torte.
Quando non è consigliato assumere il tarassaco?
Il tarassaco è decisamente sconsigliato in presenza di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica. E' altresì sconsigliato per ovvie ragioni, in presenza di calcolosi od occlusione delle vie biliari, ed insufficienza reale.
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9 Giugno 2021erbe aromatiche / erbe officinali / erboristeria / infusi e decotti / olio essenziale / timodettagli
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Timo proprietà ed usi non solo in cucinaPianta aromatica utilizzata non solo in cucina per esaltare il gusto di carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, ma anche per curarci. Scopriamo così il timo le proprietà terapeutiche e gli usi in cucina.
Il timo o Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo, è una pianta erbacea tipica dell'area del Mediterraneo , caratterizzata da foglie molto piccole e allungate, colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria. Fiorisce tra la primavera e l'estate con fiori dal color rosato, e nella variante Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato) si riconosce dall' inconfondibile odore simile al limone che rimane inalterato anche dopo l'essicazione.
Il timo è ricco di vitamine C e del gruppo B, e sali minerali come manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio, e soprattutto grazie alla presenza di timolo, è un potente antisettico, antispasmodico e vermifugo.
La presenza di queste sostanze benefiche, fanno del timo un erba aromatica ed officinale, utilizzata per trattare l'asma, le infezioni delle vie urinarie, per combattere la tosse, la bronchite ed il raffreddore, grazie alle sue note proprietà balsamiche e fluidificanti.
Timo proprietà curative anche per pelle e capelli
Il timo è ricco di molti oli essenziali, oltre al timolo, carvacrolo, terpineolo, borneolo, linalolo, geraniolo, tujanolo, contiene anche tannini ad azione antivirale, flavonoidi, saponine e triterpeni con attività antibiotica. Ecco perchè quando vogliamo comprare dell'olio essenziale di timo, che in commercio troviamo in erboristeria e nelle parafarmacie specializzate, dobbiamo indicare l'uso che vogliamo farne.
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Detto questo, possiamo utilizzare l'olio essenziale di timo come:
defaticante per il viso
per disinfettare piccole ferite
per riequilibrare la produzione di sebo del cuoio capelluto (capelli grassi)
rinforzare i capelli deboli
inoltre l'olio essenziale può essere utilizzato per :
fumenti in caso di raffreddore
sinusite
mal di gola
per massaggi sul petto dal potere balsamico
Come decotto, infuso o sciroppo, il timo viene invece utilizzato per:
tosse
raffreddore
naso chiuso
gonfiori intestinali
collutorio
piedi stanchi
stimolare il sistema immunitario
Uso del timo in cucina
In cucina il timo è molto utilizzato sia per esaltare il gusto degli alimenti, ma anche per le sue proprietà digestive, è infatti spesso usato nella preparazione di piatti a base di legumi, in particolare i fagioli perchè contribuisce a renderli più digeribili e limitare i gonfiori intestinali.
Si abbina molto bene con il pesce, la carne, ma anche con gli ortaggi come :
carote
zucca
patate
pomodori
peperoni
cipolle
melanzane
e funghi
Infuso di timo per le vie respiratorie
Lasciare in infusione per 15 minuti 1 cucchiaio da tavola di timo essiccato e sminuzzato con 250ml di acqua bollente, filtrare e coprire il recipiente per evitare di disperdere gli oli essenziali.
Per tosse e bronchite, se ne possono assumere fino a 5 tazze al giorno.
Olio aromatizzato al timo
In una bottiglia di vetro da 1lt mettete 3 rametti di timo fresco, sminuzzato lavato e ben asciugato (mi raccomando che sia ben asciutto per evitare muffe ), aggiungete dell'olio extra vergine di oliva e lasciate macerare per almeno 1 mese in un luogo lontano dalla luce diretta del sole. Quando l'olio avrà raggiunto l'aroma desiderato, filtratelo in una bottiglia di vetro scura che userete in cucina.
Controindicazioni per il timo
Sconsigliato in gravidanza e durante l'allattamento ed anche per i bambini piccoli, data la sua alta concentrazione di oli essenziali, e mai usarlo puro e per via interna, potrebbe causare reazioni allergiche, sfoghi cutanei, orticaria, nausea, vomito o dolori addominali. [...]