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Melissa rimedio contro lo stress e l’insonnia

7 Agosto 202020 Agosto 2020 0
pubblicato in erbe officinali, erbe spontanee, erboristeria, infusi e decotti, melissa, tisane

Melissa rimedio contro lo stress e l’insonnia

7 Agosto 202020 Agosto 2020 0

La Melissa Officinalis è una piccola pianta erbacea perenne, dal profumo di limone le cui proprietà mediche erano già note agli antichi greci che la introdussero in medicina come rimedio per i nervi.

Grazie alle sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie, e agli oli essenziali che contiene, la melissa è utilizzata nella cura di molti disturbi, quali dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nausea, flatulenza crampi addominali e colite.

L’estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro l’Herpes simplex.

La melissa è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell’olio essenziale  che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare.

L’effetto rilassante che esercita sul sistema nervoso autonomo la rende indicata per le stipsi , contro l’insonnia ed il suo olio essenziale applicato sulla pelle esercita un’azione antinfiammatoria, purificante e risolutiva contro l’herpes e tutti gli eczemi di origine virale, rafforzando il sistema nervoso indebolito.

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Come fare un infuso di melissa?

1 cucchiaio raso foglie di melissa, 1 tazza d’acqua 

Portare ad ebollizione l’acqua e poi spegnere il fuoco. Versare le foglie nell’acqua e coprire lasciando in infusione per 10 min.

Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso di crampi addominali, colite spastica, nervosismo e nevralgie.
Dopo i pasti per digerire e prima di andare a dormire per usufruire dell’azione rilassante e blandamente sedativa.

oppure

20 gocce di tintura madre di melissa in poca acqua tre volte al giorno dopo i pasti, e  30-40 gocce la sera prima di coricarsi come rilassante.

Per un bagno rinfrescante, sedativo e riconfortante, versare in una vasca d’acqua moderatamente calda 10 gocce di olio essenziale di melissa, immergersi per 10 minuti, poi asciugarsi tamponando la pelle senza sfregare e riposare sul letto per 20 minuti.

Quali sono le controindicazioni per la Melissa?

Assunta in grandi quantità la melissa, si comporta in modo opposto a quello desiderato. Invece che essere calmante, la melissa potrebbe portare ansia e agitazione.

Inoltre la melissa è controindicata in caso di pazienti con disturbi della tiroide, come l’ipotiroidismo, in caso di gravidanza e durante l’allattamento.

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      17 Settembre 2020erboristeria / hennè / prodotti naturali / tintureSi chiama Lawsonia Inermis e proviene dall’Asia, la sua polvere verde è l’ hennè, ed è tra i prodotti naturali più efficaci per la cura dei capelli. La caduta dei capelli in primavera ed in autunno sono tipiche della stagione, ma perdere i capelli di fatto è un processo naturale che avviene quotidianamente, anche se può essere accentuato da altre cause, come carenze vitaminiche, stress prolungato, uso eccessivo di trattamenti estetici, o malattie del cuoio capelluto. Quali sono gli effetti benefici dell’Hennè sui capelli? Sono molti gli effetti benefici dell’hennè: inspessisce e volumizza i capelli è un antiforfora naturale regolarizza l’eccesso di sebo fortifica e nutre le radici accelerando la crescita del capello protegge dalla disidratazione donando lucentezza ed eliminando il crespo Come applicare l’hennè sui capelli? L’hennè è una polvere verde, ottenuta dall’essiccazione delle foglie della Lawsonia Inermis,  venduta in erboristeria in bustine da sciogliere in acqua tiepida. e lasciare macerare per circa 15/20 minuti prima di applicarla sui capelli. La frequenza di applicazione varia a seconda della salute del capello e dei risultati che di vogliono ottenere. In commercio si trovano diverse tipologie di Hennè, neutro, castano, nero o biondo, ma in realtà sono il risultato della combinazione di polvere di Lawsonia Inermis ( presente in minima parte ) e altre erbe tintorie . Per una migliore applicazione, la miscela di acqua tiepida ed hennè dovrà somigliare allo yogurt , e per alleggerire il suo odore che potrebbe risultare un po’ fastidioso, si può aggiungere un pizzico di cannella o vaniglia. Colorare i capelli con l’Hennè L’hennè è molto usato anche per colorare i capelli o coprire quelli bianchi, dato il suo elevato potere tintorio. Tranquilli, l’hennè non rende i capelli verdi come pensano in molti, al contrario ne dona delle nuance dai toni caldi e persino ramate. Naturalmente, quando si sceglie di colorare i capelli con l’hennè, va scelto un prodotto di alta qualità, come quello utilizzato per fare i tatuaggi, purissimo e di elevato potere tintorio, reperibile nelle migliori erboristerie oppure online. Quando non va usato l’hennè? L’henné è un prodotto ipoallergenico e non ha controindicazioni, fatta eccezione per chi soffre di favismo, per i quali è assolutamente sconsigliato. Al contrario l’hennè nella medicina ayurvedica viene spesso utilizzata contro infiammazioni ed eruzioni della pelle, herpes, psoriasi, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, seborrea. L’unica controindicazione può essere l’insorgenza un’ eventuale reazione allergica....
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      29 Settembre 2020cannella / erboristeria / olio essenziale / spezie / tisaneLa cannella è una spezia dal sapore pungente e dolce allo stesso tempo, usata in cucina per dolci e liquori, ma anche molto utile alla nostra salute . La cannella è costituita dalla corteccia essiccata dell’albero Cinnamomum zeylanicum , originario dello Sri Lanka , ritenuta la più pura in assoluto rispetto alla Cinnamomum cassia , di origine cinese ,spesso mischiata alla prima. In commercio si trova in forma di bastoncini arrotolati o in polvere, riconoscerne la qualità a volte non è semplice, ma normalmente la cannella Ceylon ( Sri Lanka ) ha un profumo più intenso e si presenta in forma di bastoncini  molto sottili, al contrario della cassia ( cinese) che ha un aspetto più rugoso e rossastro oltre ad un aroma meno intenso. La cannella oltre ad essere una spezia molto usata in cucina,  è un antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce a combattere il colesterolo. Grazie alle sue proprietà antibatteriche ed antisettiche, è spesso usata come rimedio contro sintomi influenzali, problemi intestinali, e per disinfettare le ferite. Come si può usare la cannella? La cannella, grazie al suo sapore estremamente gradevole, è molto usata in cucina per preparare dolci, biscotti, liquori, ma anche come tisana, spesso insieme allo zenzero, perchè producono un effetto riscaldante ed allo stesso tempo antivirale, molto gradito nelle giornate fredde ed umide. L’olio essenziale di cannella, da acquistare in erboristeria, può utilizzato come collutorio per risciacqui e gargarismi contro infiammazioni del cavo orale e gengiviti. A seguito di recenti ricerche scientifiche, la cannella è risultata essere anche un buon alleato contro il diabete di tipo 2 grazie alla presenza di un polifenolo, l’MHCP che stimola i recettori dell’insulina,  e facendo uso di cannella durante i pasti, circa 2 grammi, viene rallentata la velocità di svuotamento gastrico e ridotto l’aumento di glucosio nel sangue dopo aver mangiato. Naturalmente, l’effetto della cannella sui livelli di zucchero nel sangue non è tale da poterla considerare un’alternativa ai farmaci utilizzati contro il diabete. Alla cannella si attribuiscono spesso proprietà afrodisiache, questo perchè è uno stimolante naturale, le cui proprietà influiscono positivamente sul nostro cervello favorendo la memoria ed il rilassamento, nella produzione di testosterone, ed agevolando la circolazione sanguigna, aiuta nei problemi di disfunzioni erettili....
    • Il sambuco in cucina e in erboristeriaIl sambuco in cucina e in erboristeria
      9 Settembre 2020erboristeria / infusi e decotti / piante officinali / sambuco / tisaneIl sambuco nigra , o più semplicemente sambuco , è una pianta officinale ricca di proprietà benefiche, utilizzata da sempre in cucina per marmellate e liquori, ed in erboristeria per tisane , sciroppi e cosmetici. Il sambuco ha l’aspetto di un arbusto o piccolo albero che può raggiungere anche i 10 metri di altezza.  Noto per le sue numerose proprietà benefiche, è utilizzato da sempre in erboristeria in quanto diuretico, diaforetico, antinevralgico, emolliente, lassativo o purgante, antifibrillante;  debolmente antinfiammatorio, stimola la secrezione bronchiale e depurativo. Del sambuco si utilizzano principalmente i fiori e le bacche, ma bisogna assumerli con particolare parsimonia e stare attenti  alle bacche crude ed i semi perchè contengono una sostanza altamente velenosa . I fiori bianchi di sambuco sono spesso consigliati per il trattamento dei sintomi da raffreddore,  da assumere come tisana  1-2 volte al giorno,  o  come decotto  insieme alle foglie di ortica e malva, per fare suffumigi e lavaggi nasali. Per il particolare aroma sprigionato, i fiori di sambuco secchi sono utilizzati per aromatizzare bevande alcoliche, infatti dal distillato di fiori di sambuco, insieme ad anice, finocchio, menta, liquirizia ed altri aromi si ottiene un gustoso liquore digestivo, conosciuto con il nome commerciale di Sambuca. Ma sono utilizzati anche per aromatizzare vino bianco e aceto, e se fritti in pastella e poi passati nello zucchero, sono un ottimo dolce, da aggiungere anche nelle macedonie di frutta o insalate. Quando raccogliere il sambuco ? Le bacche devono essere raccolte quando sono ben mature e succose , quindi nel periodo estivo , tra inizio agosto a metà settembre, mentre i fiori si raccolgono tra maggio e giugno, per poi essere essiccati all’aria, divenendo giallastri e sprigionando un odore tipicamente aromatico. Attenzione alla tossicità del sambuco. Molto simile al sambucus nigra,  è il sambucus ebulus (Ebbio), ma molto più velenoso , e basta una quantità minima per intossicare pericolosamente l’organismo. I fiori e le bacche sono simili, ma quelle dell’ebbio restano rivolte verso l’alto, mentre nel sambuco nigra, arrivate a maturità, si piegano verso il basso. Riconoscere il nigra dall’ebbio è molto facile, perchè quest’ultimo è una specie erbacea che arriva a malapena il metro e mezzo di altezza, mentre il nigra è un piccolo arbusto dal tronco lignificato, che raggiunge anche 10 metri di altezza. Consigli per una tisana di sambuco :  acquistare in erboristeria della pianta secca, portare ad ebollizione una tazza d’acqua, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 5 minuti due cucchiaini di sambuco, filtrare e bere. 1 o 2 tazze al giorno di tisana di sambuco bevuta molto calda,  aiuta a combattere le malattie da raffreddamento come raffreddore, tosse, bronchite, rinite, sinusite, grazie al suo potere decongestionate, emolliente e, in caso di febbre, svolge un’azione diaforetica, un po’ come il paracetamolo riequilibrando la temperatura corporea.                ...
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