Artiglio del diavolo antinfiammatorio naturale
L’ Artiglio del diavolo, è una pianta perenne rampicante dalle note proprietà anti infiammatorie , utilizzata dai tempi antichi come rimedio ai dolori osteoarticolari.
Proveniente dall’Africa Meridionale, l’artiglio del diavolo è da sempre usata nella medicina popolare per i suoi effetti benefici dimostrati su tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa da artrosi cervicale, dolori generici alla cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi.
L’artiglio del diavolo, deve il suo nome alle quattro appendici dure e nastriformi che caratterizzano i suoi frutti ovoidali, che intrappolano gli insetti e gli animali che restano impigliati tra le radici, morendo di fame, che ironia della sorte, sono proprio le radici a contenere gli Harpagosidi, ovvero i principi attivi che attribuiscono a questa pianta gli effetti analgesici e antipiretici riconosciuti.
Come assumere l’artiglio del diavolo?
L’artiglio del diavolo può essere assunto per uso esterno o topico e per uso interno.
Nel primo caso parliamo di gel o pomate, usate direttamente nella zona da trattare per alleviare prevalentemente dolori dovuti a lievi infiammazioni articolari e muscolari, come tendiniti, mal di schiena,etc.
Per uso interno invece, come di tintura madre, compresse e capsule ed infuso, per disturbi più importanti e sotto stretto controllo medico.
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Consigli e dosi dell’artiglio del diavolo
Considerando prodotti di qualità in commercio, le dosi indicate sono:
- In estratto secco, per problemi osteoarticolari e reumatici 300-600 mg al giorno da assumere in 3 momenti della giornata.
- In tintura madre: 30 gocce diluite in acqua, 3 volte al giorno
- In infuso, 5 grammi di tisana in 500 ml di acqua, da assumere in 3 volte al giorno
Quando non può essere preso l’artiglio del diavolo?
L’assunzione di questa pianta presenta diverse controindicazioni, tra i quali quello di essere un ipoglicemizzante , ecco perchè se ne sconsiglia l’uso a soggetti affetti da diabete che già assumono farmaci specifici. Stimolando i succhi gastrici e la bile, l’artiglio del diavolo può interagire negativamente nei soggetti che soffrono di gastrite, ulcere gastriche, duodenali e calcoli alla cistifellea, oltre ad interagire negativamente su farmaci come antinfiammatori non steroidei (FANS), anticoagulanti e antiaritmici.
Infine, l’artiglio del diavolo può portare a disturbi gastrointestinali nei soggetti più sensibili ed è vietato in caso di gravidanza perchè può stimolare le contrazioni uterine.
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